Il Coronavirus ha messo fine anticipatamente alla stagione del college basketball, privando molti giocatori senior (all’ultimo anno di college) della parte finale del campionato. Il torneo NCAA non si svolgerà e la famosa March Madness quest’anno sarà solamente un ricordo.
Molti atleti, perciò, dovranno affacciarsi al mondo del professionismo senza aver giocato le gare più importanti nella carriera collegiale e questo potrebbe rivelarsi una grave mancanza per i futuri rookie. Un problema che non riguarda solamente i cestisti ma tutti gli sportivi del college, specialmente quelli dell’atletica che chiudendo la loro esperienza all’università avrebbero molte più difficoltà ad allenarsi a determinati livelli. Per questo motivo Allison Wahrman, componente della squadra femminile di atletica di Iowa, ha lanciato una petizione su change.org per consentire ai (e alle) senior di poter restare per un altro anno al college. Il suo appello, lanciato due giorni fa, sta riscuotendo un grandissimo successo ed è stato sottoscritto da oltre 250mila persone (al momento in cui pubblichiamo l’articolo) mentre i vertici della NCAA hanno già aperto a questa ipotesi per tutti gli atleti di Division I, riservandosi di deliberare dettagliatamente sulla questione nelle prossime settimane.

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket, allenatore e (quasi ex) playmaker. Sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2), nonché dipendente della FIP Lombardia.
Da Novembre 2017 sono direttore responsabile di BasketUniverso.