Pagellone LBA, Cremona: partenza difficile, poi la svolta con Ethan Happ

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Quanto può essere stato difficile per una realtà piccola come quella di Cremona, reduce dall’annata migliore della sua storia suggellata e impreziosita dalla vittoria della Coppa Italia, cercare di ripetersi o almeno mantenere ancora un buon livello di pallacanestro?

Il compito per coach Meo Sacchetti e il suo staff non era certo facile e la Vanoli a inizio stagione ne ha pagato lo scotto, con un precampionato infarcito di passi falsi e difficoltà, dentro e fuori dal campo, che rischiavano di minare la tranquillità e l’entusiasmo che l’arrivo del coach della Nazionale aveva portato ormai tre anni fa. Ma le giuste contromosse a livello di mercato e il continuo miglioramento nel gioco hanno regalato ancora una volta ai tifosi di Cremona un’annata più che positiva, con la costante presenza nella parte alta della classifica, ottimo rendimento a rimbalzo (2°) e negli assist (4°) e la partecipazione alle Final Eight di Coppa Italia.

Gli addii di Crawford (MVP della scorsa stagione), Mathiang, Aldridge e Ricci hanno lasciato a Vacirca e alla dirigenza l’arduo compito di mettere insieme un roster competitivo ripartendo “solo” dal nucleo di italiani (Ruzzier, Diener, Sanguinetti e Gazzotti), il tuttofare Saunders e Stojanovic. La scelta del 6+6 ha portato in dote alla Vanoli Cremona due italiani quali Nicola Akele e Niccolò De Vico, due esterni come Topias Palmi e Jordan Mathews e negli spot dei lunghi Darrell Williams e Matt Tiby. Proprio con quest’ultimi sono arrivati i grattacapi più importanti, poichè un mix tra difficoltà di ambientazione, lentezza nell’entrare in forma (anche a causa di una recente conversione a una dieta vegana) e carenze tecniche hanno portato al taglio di Williams appena prima della Supercoppa, sostituito da Josip Sobin, e di Tiby dopo sole 6 giornate di campionato.

La sconfitta casalinga contro Cantù che ha fissato il record a 2 vittorie su 6 (ancorchè una delle due avvenuta contro l’Olimpia Milano) ha portato la dirigenza a quella che è stata la vera chiave di volta della stagione: al posto di Tiby è arrivato in prestito dall’Olympiacos Ethan Happ, senza mezzi termini uno dei 5 migliori giocatori del campionato (primissimo per distacco a livello di lunghi).

Happ ha messo a disposizione di Sacchetti il suo immenso e ampio bagaglio tecnico offensivo, fatto di uso maestoso del piede perno, movimenti in post, abilità nel passare la palla e capacità di palleggiare fuori dal comune per uno della sua stazza. La sua presenza a rimbalzo gli permette di spingere direttamente lui stesso il contropiede, arma letale per Cremona che spesso aveva in campo almeno 3 giocatori in grado di poterlo fare (Ruzzier, Diener, Saunders, Stojanovic e appunto Happ).

Dall’arrivo del prodotto di Wisconsin la Vanoli ha vinto 6 delle successive 7 partite grazie anche alla crescita di Akele e De Vico (partiti con difficoltà ma venuti fuori alla lunga), al continuo miglioramento associato all’aumento di responsabilità di Ruzzier (sempre sotto l’ala di Diener, un po’ più in sordina rispetto alla scintillante stagione precedente) e alla costanza di Saunders, all-around player che quest’anno ha anche aumentato il suo volume di gioco offensivo vista l’assenza di Crawford. Ha visto poco il campo Topias Palmi a cui Meo ha sempre preferito come esterni Mathews e Stojanovic, più solidi (il primo offensivamente e il secondo difensivamente) nonostante gli alti e bassi.

Tutto ciò ha permesso a Cremona di arrivare quinta alla fine del girone d’andata, qualificandosi alle Final Eight disputate contro Milano. Dopo aver vinto 4 delle ultime 5 partite disputate (ultima di andata e le quattro di ritorno prima della Coppa Italia), a Pesaro la squadra di coach Messina ha vinto più che meritatamente, terminando così l’annata di Cremona che ha avuto tutto il tempo per programmare la prossima stagione, nella quale si paventa la possibilità di formare una sorta di “Club Italia”.

Voto complessivo: 7

IL MIGLIORE: ETHAN HAPP

IL PEGGIORE: MATT TIBY

LA SORPRESA (in negativo): TOPIAS PALMI

Michele Manzini

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