Il piano di Tanjevic: “Diminuire gli stranieri fino ad arrivare a 8 italiani”

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Bogdan Tanjevic, storico coach che portò l’Italia al successo europeo nel 1999, è stato da poco nominato d.t. della FIP col compito di risolvere alcuni problemi del basket azzurro. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, Tanjevic ha illustrato la propria visione ed il proprio piano per il futuro della Serie A, dopo che nei giorni scorsi si era già parlato di riduzione degli stranieri in A2.

Sui giovani italiani. “Vedo cose incredibili in campo, ragazzi che neppure sanno fare il terzo tempo. Il tiro non lo voglio neppure nominare. Il lavoro è lungo, ma bisogna partire al più presto. Fatevi un giro in Europa, i migliori ventenni hanno già due­-tre stagioni da 20 e passa minuti nei loro club. Da noi i tempi sono più lunghi, si arriva in Nazionale tardi. È chiaro che così non si può più andare avanti. Manca il reclutamento, bisogna tornare a lavorare sulle giovanili, in Italia lo fanno una o due squadre”.

Sulla Serie A e la A2. “In A2 ci sono tanti italiani buoni, è un buonissimo campionato e infatti propone nomi nuovi ogni stagione. Il problema grosso è al piano di sopra. La Serie A non mi piace, ha delle regole orribili, da cambiare al più presto”.

Sui piani futuri. “Imporre due italiani fissi in campo sarebbe la soluzione migliore, ma mi rendo conto che è di difficile attuazione. Più percorribile è la riduzione graduale degli stranieri. Oggi spesso le squadre, tra comunitari ed extracomunitari, giocano con 7 americani nel roster, un’assurdità perché mediamente entrano in rotazione 8-9 giocatori e gli italiani non trovano spazio. Si potrebbe innanzitutto proporre il 6+6, con sei stranieri senza distinzione. Quindi ridurli di uno a stagione per due anni, fino ad arrivare a 4 stranieri e 8 italiani. Sarebbe interessante e vedremmo finalmente gente che gioca”.

Sulla possibile opposizione dei club che fanno le coppe. “Un accordo tra gentiluomini si trova sempre. Chiaro che la FIP non può fare nulla senza l’ok dei club di Serie A. Comunque vorrei ricordare che l’Italia le coppe le giocava e le vinceva con 2 stranieri e 8 italiani”.

 

Fonte foto: fip.it

Francesco Manzi

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