Indiana Pacers
Noni ad est nel 2014-15 (38-44)
Roster:
Pm: G. Hill, J. Young
G: Ellis, Stuckey, T. Douglas, S. Hill
Ap: George , Cj Miles, Budinger, G. Robinson III
Ag: J. Hill, L. Allen, R. Christmas, Cj Fair, K. Jack
C: M. Turner, I. Mahinmi, S. Whittington
La Stella: Pg13, Paul George
Paul George, è lui la stella più splendente di questi Indiana Pacers edizione 2015-16: in verità, PG, lo è da ormai qualche anno, sin da quanto è stato scelto nel 2010 con la decima chiamata assoluta, pur riscontrando difficoltà soprattutto nei primi due anni di carriera NBA. Anche per George, come tante altre punte di diamante di molte squadre, si tratta un po’ dell’anno del riscatto: infatti il giocatore nato a Palmdale, è stato fermo per quasi tutta la passata stagione a causa di un bruttissimo infortunio procuratosi durante una partita di esibizione con Team Usa, e ora, dopo un anno ai box, George sembra più carico che mai, pronto a riportare i suoi Pacers ai Playoff. Si tratta di un giocatore estremamente versatile, fenomenale sia nella metà campo offensiva sia in quella difensiva, è dotato di un ottimo tiro dalla distanza e di un atletismo fuori dal comune, che lo rendono uno dei giocatori più devastanti di questa lega. All-Star indiscusso.
L’arma in più: Monta Ellis
La guardia ex Mavericks si ritrova di fronte ad una nuova sfida, dopo aver passato due stagioni piuttosto buone in quel di Dallas, chiuse con circa 19 punti di media. Ellis ad Indiana avrà un ruolo di assoluto valore, un ruolo che gli permetterà di mettere in mostra tutto il suo talento, essendo, sulla carta, la seconda punta di fuoco di questa nuova squadra. L’ex Mavs e Bucks può giocare sia da guardia che da playmaker, dispone di un buonissimo jumper dalla media e lunga distanza e ha un’innata capacità di crearsi il tiro dal palleggio, soprattutto nelle situazioni più scomode. Si tratta anche qui di una stella fuori dal comune, che non ha mai fatto però il vero salto di qualità, stella che fa del suo punto forte il circus-shot, il tiro da circo con il quale delizia il pubblico Nba da ormai 10 anni. Sarà questo l’anno della consacrazione di Ellis?
L’allenatore: Frank Vogel
Uno dei migliori allenatori di questa lega, Frank Vogel, giovane Coach proveniente dall’università del Kentucky, dove si è laureato in biologia. Ma, a quanto pare, la biologia non era proprio il suo forte: Vogel, infatti, comincia presto la sua carriera sportiva, prima come collaboratore in quel di Kentucky e poi come assistente nella Nba, prima a Boston e poi a Philadeplphia. Frank arriva ai Pacers nel 2007, dove, per 4 anni riveste nuovamente il ruolo di assistant-coach, per poi subentrare al licenziato Jim O’Brien: il neo Coach dei Pacers è capace di ribaltare le carte in tavola, portando la squadra ai playoff per la prima volta dal 2006, davanti all’assoluta incredulità dei media. Il suo lavoro non si limita certo al basket giocato: infatti Vogel, dopo aver affrontato gli Heat nelle simifinali della Eastern Conference, attacca aspramente la squadra di Miami, accusandola di essere una delle migliori nell’arte del “flopping”, ossia della “simulazione”. Da questo momento in poi, Vogel comincia ad assumere un’importanza non da poco nel mondo della Nba, non solo grazie alla sua capacità di creare alchimia all’interno della squadra, che porta persino alle finals di conference nel 2013, ma anche grazie al suo carattere estroverso, che lo rendono uno dei coach più influenti di tutta la lega.
Il mercato: se ne vanno West e Hibbert, ma arriva Ellis. Ricostruzione parziale ad Indiana
I Pacers perdono due pezzi non da poco durante quest’estate, West e Hibbert, i due giocatori che componevano la spina dorsale del reparto lunghi di questa squadra da qualche anno a questa parte; se ne va inoltre anche Scola, altro giocatore solido nel pitturato che sicuramente mancherà ai tifosi dei Pacers. I tre giocatori vengono rimpiazzati da Jordan Hill, free-agent, e dai rookie Myles Turner e Rakeem Christmas: focalizziamoci soprattutto su Turner, scelto all’undicesima casella dell’ultimo draft da Indiana, prospetto molto interessante, uno dei migliori stoppatori e difensori dell’ultima stagione di college, lungo duttile capace di giocare sia da 4 che da 5. Ma il vero “colpo” dell’estate per i Pacers è l’arrivo di Ellis, pescato dalle acque turbolente della free-agency: come già detto la guardia ex-Mavs sarà l’arma in più di Coach Vogel e potrà aiutare George in un sistema d’attacco già rodato.
Aspettative: c’è voglia di rivincita ad Indiana, i Playoff sono alla portata
Nell’ultima stagione i Pacers sono arrivati ad un passo dalla qualificazione ai playoff, in una Eastern Conference tutt’altro che fantastica, ma pur sempre senza il loro leader George. Quest’anno le cose cambiano e non poco: ad Est molte squadre si sono rinforzate ed il gioco si fa molto più duro per ogni franchigia, ma i Pacers vogliono e possono tranquillamente dire la loro. Il roster, nonostante le partenze di giocatori importanti come West e Hibbert, è stato poco rivoluzionato: George ed Ellis saranno le due bocche da fuoco di questa squadra, con Stuckey dalla panchina che porterà minuti di sostanza e fisicità, oltre ai punti che garantisce sempre. L’unico dubbio riguarda il pacchetto lunghi, indebolito sicuramente dagli addii dei giocatori citati precedentemente, e che ora è formato da Hill, Turner, Mahinmi, Allen, Christmas, Cj Fair e K. Jack. Vogel ha ancora molto lavoro da fare, ma ad Indiana c’è profumo di rivincita, la voglia di rifarsi potrebbe essere la carta in più dei Pacers.
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