Preview NCAA, Big 10: Sarà l’anno di Wisconsin?

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Proseguono le nostre preview sul mondo del college basket. Quest’oggi andiamo nella Big Ten, conference ricca di fascino e tradizione.

Il nostro viaggio all’interno del mondo NCAA passa questa volta per la Big Ten, la conference più antica dell’intero panorama collegiale (fondata nel 1896), costituita da università famose, ricche di fascino e con ottimi programmi sportivi (su 14 università ben 6 sono state campioni nazionali). Vediamo ora le pretendenti al titolo:

LE FAVORITE

Frank Kaminsky, leader dei Badgers.
Frank Kaminsky, leader dei Badgers.

Wisconsin Badgers: La squadra è in gran parte quella che lo scorso anno è stata fermata in semifinale da Kentucky, se ne è andato solo Ben Brust, ma i Badgers hanno acquisito consapevolezza ed esperienza e sono i favoriti per la vittoria di conference. Squadra atipica, che magari non giocherà un basket veloce e spettacolare ma che applica alla perfezione la swing offense di coach Bo Ryan (questa sara la sua 31esima stagione da capo allenatore in NCAA). Il leader emotivo è però il centro Frank Kaminsky, in grado di giocare anche lontano dal canestro e dotato di un tiro dalla lunga anomalo per un giocatore della sua stazza; con il 4 Sam Dekker forma sotto canestro una coppia di lunghi bianchi letale, sia in attacco che in difesa; senza dimenticare la coppia play-guardia Traevon Jackson-Josh Gasser. Il quintetto, che verrà completato da Bronson Koenig, è di livello altissimo, l’unico punto debole della squadra potrebbero essere i cambi dei lunghi, forse non all’altezza. Wisconsin non ha mai vinto il titolo nazionale, l’anno prossimo molti giocatori senior dovranno lasciare l’università e mai come questa stagione i Badgers possono davvero puntare alla vittoria finale, ora o mai più.

Tom Izzo, questa sarà la sua ventesima stagione sulla panchina degli Spartans.
Tom Izzo, questa sarà la sua ventesima stagione sulla panchina degli Spartans.

Michigan State Spartans: Si presentano a questa stagione da campioni della Big 10 in carica ma con ancora il vivido ricordo dell’eliminazione nell’Elite Eight da parte di Connecticut. Il vero punto di forza sta seduto in panchina: il “paisà” Tom Izzo, 20esima stagione alla guida degli Spartans (dopo 13 anni da assistente, sempre in quest’università). Bisognerà in fretta dimenticare dimenticare gli addii di Adreian Payne, Gary Harris e Keith Appling (tutti e tre in NBA); la squadra girerà attorno a Travis Trice, a cui sara affidata la regia della squadra, alla guardia Brenden Dawson e all’ala Denzel Valentine. Ma i riflettori di molti saranno puntati sul freshman Lourawls “Bum Bum” Nairn, play di 1.78, velocissimo e soprattutto in grado di far divertire con no-look pass e altre giocate di questo tipo. Non saranno forti come l’anno scorso, difficile che arrivino alle Finar Four ma moi sottovalutare Tom Izzo.

Ohio State Buckeyes: Devono dimenticare in fretta la stagione passata, fatta di troppo alti e bassi ed in questo potrebbero essere aiutati dai numerosi cambi avvenuti nel roster con le partenze di Aaron Craft e LaQuinton Ross, oltre ad Amedeo Della Valle (che però il campo l’ha visto poco); sono una delle squadre che più punterà sui freshmen e molto presto potremmo vedere già in quintetto D’Angelo Russell, guardia con eccellenti doti da tiratore, e l’ala Keita Bates-Diop. A sostituire Craft sarà chiamato Shannon Scott, a cui coach Thad Matta chiede il definitivo salto di qualità nel suo anno da senior; mentre il centro Amir Williams, altro senior, dovrà migliorare il suo gioco nella metàcampo offensiva. Hanno un buon mix di gioventù ed esperienza e Russell sarà da subito il vero leader offensivo della squadra, sicuramente possono dire la loro.

Michigan Wolverines: Hanno un reparto di esterni incredibili, senza dubbio uno dei migliori della nazione, potendo schierare in quintetto Derrick Walton, Zak Irvin e Caris LeVert (quest’ultimo probabile chiamata fra i primi 10 al prossimo draft); il problema è però sotto canestro, dove le rotazioni sono corte e i giocatori sono undersize, negli spot di 4 e 5 giocheranno infatti Kameron Chatman e Mark Donnal, due ottimi freshmen ma che inevitabilmente soffriranno contro giocatori molto più esperti e grossi di loro. Com’ è nello stile di coach John Beilein giocheranno un basket velocissimo fatto di tanta run and gun e “poca” difesa; sarà difficile ripetere le prestazioni delle ultime due stagioni ma sicuramente faranno ancora divertire.

LE OUTSIDER

Terran Petteway, l'anno scorso nominato nel quintetto ideale della Conference.
Terran Petteway, l’anno scorso nominato nel quintetto ideale della Conference.

Una squadra con cui però tutti dovranno fare i conti sono sicuramente i Nebraska Cornhuskers, guidati dal carisma e dall’enorme talento offensivo di Terran Petteway, affiancato dall’ala Shavon Shields; senza poi dimenticarsi che giocano nella nuovissima Pinnacle Bank Arena, inaugurata lo scorso anno, e da subito rivelatosi uno degli ambienti più caldi dell’intero college basket. Lo scorso anno, dopo 8 stagioni, gli Iowa Hawkeyes, sono tornati al torneo NCAA, trascinati da Aaron White (confermato anche questa stagione), l’obiettivo è ripetersi e pare raggiungibile dai ragazzi guidati in panchina da Frank McCaffery. Squadra che sembra destinata ad una stagione senza troppe gioie, ma nemmeno dolori, sono i Minnesota Golden Gophers (il coach è Richard Pitino, figlio di Rick, allenatore di Lousville), tanti buoni giocatori ma nessun nome in grado di fare la differenza. Al debutto assoluto all’interno della Big Ten vi sono i Maryland Terrapins, nella squadra spicca il freshman Melo Trimble, play di 1.88m; avrà da subito minuti importanti che gli faranno acquisire esperienza, se si saprà integrare con la coppia 2-3 fra Dez Wells e Jake Layman potrebbero stupire. Dopo due stagioni consecutive terminate con il record totale di 20-15 è chiesto un salto di qualità a coach John Groce per riportare gli Illinois Fighting Illini agli splendori di un tempo (5 apparizioni alle Final Four, 17 volte campioni della Big Ten) ma difficilmente quest’anno andrà molto meglio. Se c’è uno stato dove il basket di college è molto più che un semplice gioco questo è l’Indiana, gli Hoosiers però, a parte il play tuttofare Yogi Ferrell, non paiono una squadra che possa puntare a qualificarsi al torneo NCAA; ma sicuramente a tutte le squadre tremeranno un poco le gambe quando si troveranno davanti i 17.472 dell’Assembly Hall di Bloomington, tempio del basket collegiale, dove anche nella non esaltante stagione passata gli Hoosiers sono riusciti a battare ben 4 squadre inserite all’interno del ranking.

LE ALTRE

A.J. Hammons. al suo anno da junior con i Boilermakers,
A.J. Hammons. al suo anno da junior con i Boilermakers,

Le speranze dei Purdue Boilermakers si possono riassumere in un nome: A.J. Hammons, centro di 2.13m, difensore pazzesco e probabile scelta tra le prime 20 al draft di Giugno, ma con una panchina corta e tanti freshman sembra un’impresa andare oltre il 50 per cento di vittorie. Sono poche le attese per la stagione dei Penn State Nittany Lions, a parte la guardia D.J. Newbill, il roster è di livello basso per una conference come questa. Nella stagione passata i Norhtwestern Wildcats, sono stati una delle squadre con la media punti segnati più bassa dell’intera Division I, inoltre quest’anno hanno dovuto salutare il loro miglior realizzatore, Drew Crawford; sarà un anno di sofferenza. Altra new-entry nella Big Ten è l’università di Rutgers, ma l’ultima stagione vincente degli Scarlet Knights è stata nel 2005-06, di certo quest’anno non s’invertirà la tendenza.

Redazione BasketUniverso

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