Dopo quattro turni la Bulgaria è ancora a secco di vittorie e Montenegro perde la testa della classifica.
Olanda-Bulgaria 66-57
Il ritorno di questa sfida è molto simile all’andata, due squadre che hanno carature tecniche molto diverse ma con grande voglia di difendere e solo la forza dei campioni ha fatto fare 2/2 agli olandesi. Il punteggio basso lo dimostra. Il primo quarto è abbastanza piacevole ma si nota una certa superiorità olandese, soprattutto grazie alla mano molto calda di Schaftenaar, che ne metterà 17 a fine partita. Il punteggio totale dopo dieci minuti è un risicato +5 olandese, 23 a 18. Il secondo quarto è molto più combattuto e a metà di esso i bulgari tornano davvero a dar fastidio agli Orange che non perdono mai la testa del match, fino alla fine del secondo periodo quando si ritrovano, un po’ inaspettatamente, sotto di un punto, 39-40, con un grandissimo Vezenkov fra le fila bulgare, da 26 punti finali. Impressionante, tenendo conto che è classe 1995. Purtroppo la speranza della Bulgaria di vincere almeno un incontro in tutto il girone svanisce quando gli olandesi decidono di fare sul serio, anche se gli avversari non ci stanno e tengono per praticamente tutto il terzo quarto grazie ai punti della solita ala grande Vezenkov. Dopo 30′ il tabellone segna Olanda 53 Bulgaria 49. Non è la prima volta che lo riscontriamo, il problema dei bulgari è che mollano sempre e comunque nell’ultima frazione. E’ come se dessero troppo per stare francobollati durante le prime tre e nell’ultima finiscano l’ossigeno per continuare. Anche questa succede la stessa cosa. Gli olandesi capiscono di questo calo, arrivando anche a 15 punti di vantaggio. Gli ultimi cinque minuti sono davvero frustranti perché si legge nel volto dei bulgari che hanno perso un’occasione che non si sa se tornerà. Il match finisce 66 a 57 per i tulipani che conquistano anche la vetta della classifica in coabitazione con gli israeliani.
Montenegro-Israele 65-80
L’andata di questo match è stata molto interessante perché si è chiusa all’overtime ed è stata la squadra di Rochestie a spuntarla alla fine. Questo match è molto meno avvincente del passato perché Israele vuole vincerla e ci riesce, anche se il primo quarto è molto combattuto e finisce 20 pari. Ma è nella seconda frazione che si vede la squadra che prevarrà sull’altra, non tanto in termini di punteggio, perché il match è ancora tirato ma più che altri sotto il punto di vista mentale. Israele sa che è una partita troppo importante e non può perderla. Casspi fa il fenomeno e manda i suoi all’intervallo lungo sul 32 a 37. Usciti dagli spogliatoi si nota sin da subito la superiorità psicologica e presto arriva la doppia cifra di vantaggio israeliana: una pietra tombale sul match. Dopo 30′ siamo sui 51 a 61 per i biancoazzurri, troppo forti questa sera per i montenegrini. L’ultimo quarto non ha senso perché i rossi non ce la fanno a rientrare in partita, la loro testa non ce la fa e le squadre decidono di azionare il pilota automatico: il match finisce 65 a 70 per gli israeliani che scavalcano i montenegrini.
