Ray risponde sul campo: pace fatta con la Virtus

Home Serie A News

Bologna vince contro un’ottima Pesaro e rimane in corsa per i playoff: merito di Mazzola, Fontecchio e merito soprattutto del suo capitano Allan Ray. Ma non è stato facile, per i tifosi bianconeri, pensare che gli strascichi del litigio Valli-Ray avuto in settimana, fossero terminati.

Mazzola-Ray

Per 25′ Allan Ray sembra “professare” uno sciopero bianco, forse per dare un messaggio ai suoi tifosi, al suo allenatore: a metà terzo quarto il suo tabellino dice “0 punti”. La palla sembra scottargli nelle mani, la passa sempre e non prova il tiro neanche se libero sotto canestro; alcuni errori grossolani e tra il pubblico dell’Unipol Arena si inizia a dire “Ray ha paura o non vuole tirare?”. Perché si sa, gli americani sono fatti così e certe situazione se le legano al dito. Dopo l’intervallo la situazione sembra non cambiare, Ray torna in panchina, poi a metà terzo quarto si siede sul cubo del cambio consapevole che lo sciopero bianco, forse, dovesse terminare. Ed eccolo qui: 15 punti in 3′, reverse in sottomano con fallo, tiro dalla media e triple che firmano il primo allungo della Virtus Bologna. Ma non è ancora finita: i bianconeri difendono forte su Pesaro e ripartono in  contropiede, Hazell la passa a Ray, che in transizione infila un’altra bomba, poi fermo, si gira verso il suo pubblico, lo esalta, torna in panchina e batte il “cinque” al suo coach come per dire “pace fatta”. Il pubblico applaude il suo capitano e applaude soprattutto la capacità di coach Valli di gestire una situazione del genere, perché gli americani sono fatti così, si sentono prime donne ma Allan Ray (19 punti) ha dimostrato di essere decisivo nel momento giusto, non di essere una prima donna. Standing ovation per lui e Valli poi commenterà a fine partita: “È stato bravissimo perché ha aspettato il suo momento. Prima ha fatto giocare gli altri, non ha forzato e quando la palla scottava ha mostrato il suo talento”. Questione Valli-Ray risolta? Pare proprio di si e questa volta non sono serviti comunicati della società o lettere di scuse, questa volta a parlare è stato solo ed esclusivamente il campo perché si sa, nel basket, conta di più trovare il fondo della retina e Ray, con serietà, talento ed esperienza, ha esaltato il proprio coach e i propri tifosi, che sperano di vivere questi momenti per altri due anni, insieme al proprio capitano.

Redazione BasketUniverso

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.