Portland Trail Blazers @ Golden State Warriors 106-118 (0-1)
Anche nella casa dei Golden State Warriors hanno inizio le semifinali della western conference, Lillard e compagni sono chiamati ad un’altra impresa dopo aver clamorosamente eliminato i Los Angeles Clippers, assente Stephen Curry. Un problema? Assolutamente no, partenza lanciata dei padroni di casa che volano subito sul 37-17 con un incredibile Klay Thompson da 18 punti nei primi 12 minuti (37 totali). Al fianco di Klay scende in soccorso Green, autore dell’ennesima tripla doppia (23 punti, 11 ast, 13 rim), e i Warriors spiccano il volo. Ma la partita è tutt’altro che finita, Portland guidata come sempre da Lillard (30 punti con 8/26 dal campo e 10/10 dalla lunetta), rosicchia lo svantaggio e rimane a contatto con Golden State che riesce a trovare soluzioni offensive solo in Thompson, Green e Livingston (6 punti nel secondo tempo, 12 totali). Nell’ultimo quarto è proprio Lillard a prendere in mano la squadra segnando 18 punti, che però non bastano per completare la rimonta. Per i Trail Blazers anche 12 punti di un opaco McCollum (5/17 al tiro).
Charlotte Hornets @ Miami Heat 73-106 (3-4)
I Miami Heat chiudono alla grande gara 7 e la serie contro gli Charlotte Hornets, che, dopo aver perso per un soffio gara 6 tra le mura amiche, vengono schiacciati da Dragic e compagni in quel di Miami: è proprio lo sloveno a fare la voce grossa in questa decisiva gara 7, 25 punti con 6 rimbalzi e 4 assist per lui, 17 punti realizzati nel primo tempo, dove gli Heat hanno avuto la possibilità di prendere un primo ampio margine sugli avversari. Dopo Dragic si aziona Green con 14 punti nel secondo tempo (16 totali), parziale spezza gambe di 29-11 in favore dei padroni di casa e gli Hornets sono già praticamente condannati. Walker non trova soluzioni offensive, percentuali pessime per lui (3/16 e solo 9 punti con 6 assist per l’ex Huskies), e Miami prende il sopravvento: ma non solo Walker, ogni singolo giocatore di Charlotte fatica a trovare canestri dal campo, Kaminsky chiude con 12 punti ma 3/15 al tiro, per Batum soli 10 punti, mentre gli Heat piazzano un importante 48% dal campo con il 37% abbondante dalla lunga distanza. Pratica chiusa e gli Heat volano in semifinale.
Indiana Pacers @ Toronto Raptors 84-89 (3-4)
Partita mozzafiato all’Air Canada Centre di Toronto dove i Raptors vincono sui Pacers di Paul George (26 punti+12 rimbalzi): la partita rimane in equilibrio per circa 30 minuti di gioco, i Raptors sì, conducono la gara, ma Indiana è sempre a distanza ravvicinata grazie ai canestri di PG13 (17 punti nel primo tempo) e G.Hill (19 punti); dall’altra parte è Demar DeRozan il problema per la difesa dei Pacers, 30 punti per lui, 15 dei quali negli ultimi e decisivi due quarti. Proprio nel terzo periodo i Raptors scappano via, alcuni canestri incredibili di DeRozan mandano in visibilio il pubblico che comincia ad accarezzare il secondo turno di Playoffs, ma la partita non è finita: per DeRozan e compagni la luce si spegne nel quarto periodo, Indiana torna prepotentemente in gara, George, Hill e anche Ellis (15 punti+7 assist) indicano la strada e il margine si riduce a tre lunghezze di distacco dopo la tripla di quest’ultimo. George avrebbe la palla del possibile pareggio ma sbaglia il floater dalla media. I Raptors catturano il rimbalzo e la partita si chiude con 2 punti dalla lunetta. Si parlerà molto di questo finale, non tanto per l’errore di George, bensì per la spinta di DeRozan a Mahinmi sotto canestro, il quale era pronto a catturare il rimbalzo.
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