Golden State Warriors @ Memphis Grizzlies 89-99 (1-2)
Il Fattore Conley colpisce ancora, con lui sul parquet i Grizzlies non hanno mai perso in questa serie e la terza gara contro GS sembra confermare la straordinaria importanza della PG per i meccanismi di squadra. GS si presenta in Tennensee con la voglia di vincere e riportarsi subito avanti, ma deve fare i conti contro la difesa spietata dei Grizzlies, che imbrigliano Green (6p, 6r e 7a) e permettono agli Splash Brothers di segnare solamente 5 triple. Il primo quarto è equilibrato, con Memphis a sfruttare il gioco dei suoi lunghi e Golden State a rispondere, grazie alle invenzioni del fresco MVP Curry (23p e 6a); nel secondo periodo però, succede l’imprevedibile, GS crolla e Memphis infila un parziale di 32-19, spezzando le game ai ragazzi di Kerr, travolti dalle giocate di Gasol (21p e 15r) e Randolph (22p e 8r) e incapaci di reagire. GS entra in campo dopo l’intervallo lungo con voglia di rivalsa, ma nè Thompson (20p e 8r) nè Barnes (16p e 6r) sono sufficienti a rimontare, soprattutto contro l’arcigna difesa di Memphis, che blocca ogni iniziativa di GS pressando sul perimetro e non permettendo ai Warriors di sfruttare la loro arma più efficace, il tiro da 3. Conley (11p e 5a) e Lee (11p e 4a) chiudono i conti, portando Memphis in vantaggio nella serie.
Atlanta Hawks @ Washington Wizards 101-103 (1-2)
Partita pazzesca, da togliere il fiato, per il ritmo forsennato a cui si gioca; parte fortissimo Washington, che pur senza Wall, chiude in vantaggio di 10 lunghezze il primo quarto, grazie alle prestazioni di Beal (17p e 8a) e Nene (17p e 7r) finalmente decisivo nella serie. Atlanta non ci sta, nonostante i Wizards sembrino controllare la gara, inizia una timida rimonta, che punto dopo punto la porta a ridurre la distanza dai rivali, grazie a Carroll (14p e 4r), Teague (18p e 7a) e Horford (12p e 10r), che guidano i compagni nelle due metà del campo. I Wizards rispondono con grande grinta, soprattutto nel pitturato, dove Gortat (14p e 8r) e Porter Jr. (17p e 9r), diventato ormai un fattore, lottano strenuamente contro i lunghi degli Hawks, non riuscendo tuttavia a difendere il vantaggio: nel quarto periodo, complice anche l’entrata di Schroeder (18p e 5a) che spacca in due il match, i Wizards crollano, permettendo agli Hawks di portarsi in parità a 14 secondi dalla fine, con la tripla di Muscala, dopo che Bynum era riuscito con due viaggi consecutivi in lunetta a regalare tre punti di vantaggio ai suoi. Con una manciata di secondi da giocare, i Wizards buttano nella mischia il veterano Pierce (13p e 7r), che, a 8 decimi di secondo dalla sirena, si inventa un canestro in fadeaway che fa venire le lacrime agli occhi a tutti gli appassionati. I Wizards vincono, Atlanta affonda, ennesima vittima di The Truth.
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