Road to the Draft: Zion Williamson, the n°1 pick

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Siamo arrivati alla conclusione di questa rubrica, a 2 giorni dal Draft NBA 2019. Non potevamo che chiudere con l’indiscussa prima scelta assoluta di questo Draft: Zion Williamson. Nato sui social media quando era alla Spartanburg Day School, il ragazzo è diventato un fenomeno mediatico grazie alle sue giocate e ai suoi highlights su YouTube. Nel corso degli anni ha però confermato più e più volte di non essere un fuoco di paglia o un fenomeno da baraccone. Zion Williamson ha confermato in questa stagione NCAA di essere più di un top player, una star. Un giocatore unico, irripetibile, che sta per approdare in NBA.

Il fenomeno mediatico

Nato in North Carolina, a Salisbury, Williamson si sposta in South Carolina per frequentare il liceo della città di Spartanburg. Le due città non sono poi così distanti come sembra, poichè si trovano entrambe ai confini dei due stati adiacenti. La nostalgia di casa non si è fatta dunque sentire per Zion, il quale con appena 2 ore di macchina poteva tornare a casa. Nella Spartanburg Day School è nato il fenomeno sociale di Zion Williamson: “un ragazzino alto 2 metri, che pesa più di 120 kg e schiaccia su chiunque“. In effetti i suoi 4 anni al liceo sono stati più o meno così. Il palazzetto sempre pieno, tutti gli spettatori con il telefono, tutti a riprendere le gesta di Zion Williamson. Puro divertimento per lui, il quale era diventato una macchina da highlights.

Gli anni alla Spartanburg Day Highscool

Per il liceo di Spartanburg, Zion ha totalizzato delle cifre irreali nel corso di quattro stagioni. 32.0 punti, 11.3 rimbalzi e 3.0 assist di media a partita, in un totale di 100 match giocati. I numeri sono spaventosi, tanto da trascinare la Spartanburg al titolo statale nelle ultime tre stagioni. Il 20 gennaio 2018 ci fu il cosiddetto “decision day”, ovvero il giorno in cui Zion annunciò per quale college avrebbe giocato nella stagione successiva. Il livello di “hype” era fuori dal comune, tutti i media sportivi, e non, della nazione avevano gli occhi puntati sul ragazzo del North Carolina. Tutti in attesa di sapere quale sarebbe stato il futuro di Zion Williamson, quando quest’ultimo, durante la diretta nazionale, pronunciò la parola Duke.

Alla conquista della NCAA con Duke

Nella stagione 2018/19 si unisce dunque alla squadra allenata da Mike Krzyzewski. Zion è l’ultimo pezzo del puzzle creato da Coach K, il quale è stato in grado di unire i 3 migliori prospetti uscenti dalla highschool: R.J. Barrett, Cam Reddish e lo stesso Zion Williamson. La stagione comincia, il nuovo big three è pronto a dare spettacolo. Partita dopo partita i tre incantano la NCAA, ma dal gruppo spicca la figura di Williamson, che mette in mostra delle doti straordinarie. La stagione per i Duke Blue Devils non si conclude nel migliore dei modi, complici magari le troppe aspettative. Il team di Coach K viene incredibilmente eliminato ai quarti di finale da Michigan State. La grande stagione di Zion però non viene compromessa. Il giocatore colleziona 22.6 punti, 8.9 rimbalzi e 2.1 assist di media a partita, tirando con il 68% dal campo.

Punti di forza

Il ragazzo è unico, non si è mai vista una combinazione di fisicità, atletismo e tecnica come la sua. Zion è alto “soltanto” 2.01 m, poco per essere un’ala grande. Ma la sua massa compensa: 126 kg di soli muscoli, questo il materiale di cui è fatto Williamson. Il prodotto di Duke ha dimostrato di possedere un’esplosività irreale per il peso che ha. La fisica non è un’opinione, ma Zion va contro la materia e riesce a volare, nonostante sia estremamente pesante. Le schiacciate infatti sono un marchio di fabbrica per il nativo di Salisbury. Il ragazzo è in grado di farsi spazio nel traffico grazie alla sua fisicità e chiudere in scioltezza a canestro. Attenzione: Williamson non è un diamante grezzo, ma già ben lavorato. Infatti l’ex Spartanburg, lavorando negli anni, ha decisamente migliorato la propria tecnica di gioco, imparando movimenti e abilità da unire a quel fisico dominante. Difensivamente è mostruoso: grazie a tempismo ed esplosività Zion è diventato uno stoppatore d’élite, mentre la sua reattività lo rende anche un abile ruba palloni.

Punti deboli

L’unico tallone d’Achille di questo semidio è probabilmente il tiro da 3 punti. Williamson in questa stagione ha tirato dall’arco con circa il 33.8% di media, con poco più di 2 tentativi a partita. Anche dalla media non è un top player, ma si sono comunque visti enormi progressi passando dal liceo al college. Prima di quest’anno Zion utilizzava sporadicamente il tiro dal mid range, mentre quello dalla lunga distanza non era proprio concepito. Oltre al lavoro che dovrà fare sulla meccanica di tiro, Williamson dovrà apprendere qualche movimento in più per poter dominare, come ha fatto finora, anche in NBA. Lì lo aspetteranno giocatori molto più fisici rispetto a liceo e college, oltre ad essere, alcuni, specialisti nelle stoppate. Altra piccola accortezza riguarda il fisico: è tanto possente quanto fragile. Il giocatore ha un fisico talmente poderoso che va preservato e gestito con grande attenzione, per evitare possibili infortuni.

Considerazioni

Giocatore del secolo, generazionale, unico, irripetibile, impareggiabile… Queste e molte altre le definizioni che vengono date al prodotto di Duke. Effettivamente è qualcosa di mai visto, che ha dominato highschool e college, e ora si dirige prepotentemente e con le stesse intenzioni verso la NBA. Zion ha un potenziale stellare, può puntare non solo a diventare un All-Star, bensì a premi individuali di maggiore importanza. Molti lo paragonano a Charles Barkley, o a Blake Griffin, altri addirittura a LeBron James. La verità è che veri e propri paragoni non se ne possono fare, al massimo si possono trovare delle somiglianze. Il giocatore, lo ripetiamo, è unico così com’è, ed è destinato a diventare una superstar globale. L’unanimità lo candida alla prima scelta assoluta di questo Draft, dove verrà scelto dai New Orleans Pelicans.

Prossima fermata, New Orleans?

I New Orleans Pelicans, con molta fortuna in sede di lottery, si sono ritrovati in mano la pick n°1 per il Draft di quest’anno, tra lo stupore generale. Verrà spesa quasi con certezza per Zion, la punta di diamante di questa class. Williamson a New Orleans non troverà però Anthony Davis, ormai ex stella dei Pelicans, il quale è stato appena ceduto ai Los Angeles Lakers. Si imbatterà invece in un gruppo molto giovane, che potrà prendere per mano e portare verso il successo. Il probabile quintetto dei Pelicans dopo il Draft sarà probabilmente formato da Holiday, Ball, Ingram, Williamson ed un lungo ancora da determinare. Della vecchia guardia è rimasto solo il primo, che dovrà regalare esperienza a tutti i nuovi, giovani, volti della squadra. Tra questi, Zion Williamson è pronto a diventare l’uomo franchigia, e ad impadronirsi successivamente dell’intera NBA.

Matteo Carnevali

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