Siena stravince a Roma, Campione d’Italia per l’ottava volta !

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Siena si è laureata campione d’Italia per la settima volta conclusiva vincendo 4 a 1 la serie conclusiva contro Roma, proprio come nel 2008, in occasione del secondo di questi titoli. Una partita ed una serie insolite per questi playoff che finora avevano visto 5 sfide su 6 concluse a gara 7 e con partite combattute fino alla fine. La differenza di roster e qualità alla fine ha prevalso in maniera netta. Roma può solo mangiarsi le mani per le due sfide al PalaEstra in cui ha giocato meglio che in casa, facendosi sempre beffare nei minuti finali. Daniel Hackett, nonostante appena 7 punti e con problemi di falli, è stato giustamente premiato Mvp delle finali dopo esserlo stato anche nelle final eight di Coppa Italia, primo italiano a centrare la doppietta.

Avvio confusionario e impreciso per ambe le squadre: le squadre sbagliano diversi tiri, anche di facile esecuzione ed hanno già diverse palle perse. Roma in particolar modo è messa in crisi dalla difesa senese e si mantiene in vita grazie ai rimbalzi d’attacco. Hackett e Datome si caricano come al solito le rispettive squadre sulle spalle con 5 punti a testa. Dei 28 punti segnati in totale, 15 sono da 3 ma con percentuali già molto basse: 37 per la Virtus e 26 per la MensSana. Partita intensa ma non da alti contenuti tecnici. L’intensità diventa incandescente quando dopo la sirena Calvani viene punito con un tecnico per proteste. Il coach romano diventa furibondo e quasi si scaglia verso gli arbitri, trattenuto a stento dai suoi assistenti. Espulsione e atmosfera da brividi al PalaTiziano con l’ennesima contestazione anti-Siena di questa post season. Brown fa il suo infilando tutti e 4 i tiri liberi e fissando così il punteggio sul 19-13.

All’inizio del secondo quarto Roma ha uno scoramento evidente che rischia già di farla collassare: 6-0 di parziale toscano con Sanikidze, Moss Janning  e +12. Roma però dimostra per l’ennesima volta di non darsi mai per vinta e con uno straordinario parziale di 9 a 0 si rimette in carreggiata grazie ad un Datome ancora sontuoso. Siena non si riprende più e con 2 liberi finali di Lawal si va all’intervallo lungo sul punteggio di  33 pari. Gigi Datome ha tentato ancora una volta di condurre i suoi alla vittoria

Nel terzo quarto arriva il parziale che spacca la partita. Un 27-14 dovuto ad una straordinaria precisione da 3 con Kangur, Janning, Moss e Carraretto che vestono a turni i panni del cecchino. Roma invece con Goss sulle gambe e Taylor negli spogliatoi per problemi respiratori, si ritrova con un comunque positivo Bailey in regia e delle percentuali dal campo seriamente imbarazzanti. La partita inoltre continua ad innervosirsi in maniera preoccupante con 3 tecnici fischiati, di cui 2 ai padroni di casa (alquanto dubbi). Nel finale Roma prova a reagire ma il + 13 (47-60) con cui Siena chiude il terzo quarto rappresenta un trampolino sufficiente per la volata finale.

di nuovo tempo di festeggiamenti per il popolo senese
di nuovo tempo di festeggiamenti per il popolo senese

Anche se poi di volata non si tratta perchè apparte una fiammata di Goss che segna 7 punti consecutivi per il -8 (57-65), Siena non ha problemi a gestire una partita ormai andata con Bobby Brown che segna a ripetizione i canestri della sicurezza. Da volata così il match diventa una passerella per i bianco-verdi i quali però, invece di camminare su un tappeto rosso, camminano attorno alle bottigliette di plastica lanciate dai tifosi locali. L’ultimo canestro della stagione che vale il 63-79 finale, lo segna Benjamin Ortner, mentre Ress e Carraretto, gli unici eroi di tutti e 7 gli scudetti alzano al cielo il trofeo in un clima di ristabilità civiltà. Siena si dimostra ancora una volta encomiabile per la sua familiarità con la vittoria. Nonostante non abbia mai rivestito il ruolo di dominatrice o favorita degli ultimi anni, Siena ha lottato e acquistato sempre più consapevolezza di sè fino al trionfo finale, trovando forse la svolta in gara 7 contro Milano. Roma invece, arrivata troppo sulle gambe al rush conclusivo, riceve l’applauso meritato dei suoi tifosi, deliziati da una cavalcata che ad ottobre non era sognata nemmeno dal più ottimista dei tifosi.

Bernardo Cianfrocca

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