Nelle ultime settimane si fanno sempre più insistenti le voci di grandi tensioni fra Zach LaVine e diversi membri dei Chicago Bulls.
L’ex Minnesota avrebbe avuto discussioni con diversi compagni con il punto di rottura arrivato proprio contro i Timberwolves. Dopo la gara in cui Chicago ha subito 15o punti sarebbero volati gli stracci negli spogliatoi, con un durissimo confronto fra LaVine e i compagni, in particolare DeMar DeRozan. Discussioni proseguite anche nei giorni seguenti e alimentate dal clima già teso per i risultati che stentano ad arrivare. LaVine sarebbe ai ferri corti anche con i dirigenti, accusati di non aver saputo comporre una squadra all’altezza.
Il diretto interessato ha provato a gettare acqua sul fuoco con alcune dichiarazioni di circostanza che però fanno trasparire malumore.
In ogni squadra ci sono alti e bassi, quando si vince è tutto bello mentre ora le cose sembrano più brutte di prima e tanti sono scontenti. Quando perdi e cerchi di fare sempre le stesse cose diventa un inferno. Ognuno può pensarla come vuole, io lavoro su me stesso con umiltà e provo ad aiutare la squadra.
Che qualcosa non vada si capisce anche dalle parole di Goran Dragic dopo il ko con i T’Wolves.
Non giochiamo l’uno per l’altro. Facile parlare di sacrificarsi chiedendo a qualcun altro, poi quando bisogna farlo in prima persona le cose cambiano. Qui siamo tutti sulla stessa barca, dobbiamo fidarci dei compagni, aiutarci, portare blocchi, rinunciare a un tiro per farne prendere uno migliore a qualcun altro. Senza queste cose che ci mancano puoi perdere con chiunque.
E poi lo stesso DeRozan.
Imbarazzante concedere così tanti punti a Minnesota che, con tutto il rispetto, non è la Golden State del 2016. Questo succede quando non sei concentrato, non giochi di squadra e non ti metti al servizio del gruppo.
Insomma un clima tutt’altro che sereno a Chicago e già si cominciano a rincorrere le voci di mercato. La dirigenza vorrà smantellare il gruppo e puntare al futuro? I Bulls al momento hanno il settimo peggior record della lega e potranno tenere la loro scelta al prossimo Draft solo se sarà nelle prime quattro, altrimenti dovranno cederla agli Orlando Magic. Il tanking nella speranza di ricevere buone notizie dalla Lottery potrebbe essere una strada percorribile? Nel frattempo tante squadre strizzano l’occhio ai pezzi più pregiati del roster, a partire da LaVine che però fino al 15 Gennaio non potrà cambiare maglia, dopo il rinnovo firmato qualche mese fa. Scenari che alla vigilia della stagione sembravano inimmaginabili.
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