Stephen Curry dominante, anche in trasferta il canto “MVP, MVP”

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Stephen Curry sta vivendo la propria migliore stagione in NBA, ma in aggiunta alle cifre può contare anche sul primo posto nella Western Conference e miglior record nella Lega dei suoi Golden State Warriors. Ovviamente il playmaker non gioca da solo, può contare su un supporting cast di tutto rispetto e uno dei roster più profondi del campionato, ma ciò non fa che spingerlo ancora più vicino alla conquista dell’MVP.

La statuetta che verrà consegnata al termine della RS è contesa ormai da soli quattro giocatori: Curry, James Harden, Lebron James e Russell Westbrook, con i primi due nettamente favoriti. Ma le testimonianze di stima per il numero 30 dei Warriors non arrivano soltanto quando la squadra gioca davanti al proprio pubblico, nella baia di San Francisco: ieri notte, in occasione del match al Barclays Center di Brooklyn contro i Nets, Curry è stato omaggiato nonostante i chilometri che lo separavano da Oakland.

Il pubblico, in gran parte dei Warriors (un’eccezione per il tifo NBA la presenza di supporters in trasferta), ha intonato il canto “MVP, MVP” quando il prodotto di Davidson è andato in lunetta. “Per un momento mi sono dimenticato che stessimo giocando a Brooklyn” ha commentato la stella di Golden State, che ha chiuso con 26 punti e 6/12 da dietro l’arco senza conquistare la vittoria.

Il gioco spumeggiante dei ragazzi di Steve Kerr è uno dei più amati nella Lega, in più i Nets si sono trasferiti a Brooklyn da soli tre anni e non godono di un tifo tra i più caldi.

Francesco Manzi

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