Abituato oramai da anni a stravolgere il concetto di “highlights”, Stephen Curry parla del canestro che ricorda con maggiore enfasi.
-E’ una bella domanda- risponde Curry sulle prime.
Occorre qualche secondo al due volte MVP della lega per rispondere alla domanda del giornalista sul suo canestro preferito. Sono troppi, forse. Troppe triple, troppi game winner, troppi buckets da distanza siderale per essere classificati su due piedi.
La location -Chesapeake Arena- sembrerebbe offrire una pronta risposta: è la tripla da quasi metà campo che Stephen Curry mandò a bersaglio proprio in quel di OKC per sigillare una rocambolesca e spettacolosa vittoria? La stessa che pareggiò il record per triple in una partita (12) e mise la parola “fine” su una gara che lo aveva visto riscrivere il suo stesso primato per tiri da tre punti in una singola stagione?
No.
“E’ un bel ricordo, ma tutto qui”- dice Curry.
“Probabilmente gara 5 delle prime Finals (n.d.r. Curry si riferisce a quelle del 2015). Il canestro da 9 metri nel quarto periodo, vista l’importanza del momento. Non sembrerà così spettacolare, ma è stato un gran momento”.
Eh già, per nulla spettacolare, Steph:
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