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Tarczewski bocciato, ora Milano sotto canestro vuole un top player

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Il dominio a rimbalzo d’attacco del CSKA Mosca nell’ultima partita di EuroLega è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Con la sconfitta in overtime contro la corazzata russa la dirigenza dell’Olimpia Milano si è convinta di una cosa: l’unica differenza con le primissime squadre del Vecchio Continente è un centro di un certo tipo.

L’identikit è presto tracciato: un giocatore con più centimetri di Hines ma più rapido e con un tiro dalla media migliore rispetto a quello di Tarczewski. La prova al cospetto di Milutinov è stata l’ultima bocciatura, quella definitiva, per il centro americano: l’Armani ha bisogno di un giocatore di livello più alto per puntare alle Final Four.

Ecco, allora, che si è scatenato il toto-nome, a partire da Jan Vesely. Il lungo della Repubblica Ceca avrebbe avuto qualche dissapore con il Fenerbahce ma è destinato a restare un sogno proibito: ci sono ostacoli insormontabili come lo stipendio elevato e il corposissimo buyout che i turchi chiederebbero per liberarlo dal triennale firmato in estate. Così come appare difficilmente raggiungibile, al momento, Vincent Poirier: il francese ai Philadelphia 76ers è chiuso da mostri sacri come Embiid e Howard ma sembra impossibile convincerlo a lasciare la NBA a stagione appena cominciata. Il suo potrebbe essere un nome abbordabile più avanti ma l’Olimpia vuole chiudere al più presto, per evitare di perdere altre occasioni preziose in ottica griglia playoff. C’è stato anche un sondaggio per Gustavo Ayon ma sembra che sia stato più che altro il messicano a proporsi: il suo profilo comunque non convince, viste le prestazioni in calando delle ultime stagioni e i 35 anni sul groppone.

Il vero obiettivo dell’Olimpia, quello più concreto, dovrebbe essere Dewayne Dedmon: tutt’altro che un ripiego. Dal 2013 in NBA con ruoli tutt’altro che marginali, comprese un paio di stagioni con oltre 10 punti di media, l’ex Atlanta è free agent dopo la trade che l’ha portato a Detroit qualche settimana fa e il successivo taglio da parte dei Pistons. Per lui si tratterebbe la prima esperienza in Europa ma a 31 anni sarebbe di certo in grado di portare all’Olimpia quell’atletismo e quei centimetri che servono su entrambe le metà campo. Operazione non facile e neanche a buon mercato per quello che sarebbe uno “straniero di Coppa” ma ormai Messina, Stravroupolos e Re Giorgio Armani si sono convinti che manca un solo tassello per potersi sedere al tavolo che conta e faranno di tutto per inserirlo.

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