Toronto-Orlando, le pagelle: Kawhi Leonard perfetto, Vucevic desaparecido

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Toronto Raptors

Kyle Lowry 5,5: parte malissimo, con una delle peggiori partite della sua carriera in Gara-1. Le battute sul suo rendimento ai Playoffs rispetto alla stagione regolare si sprecano, e in generale viene dominato da DJ Augustin. Nelle successive quattro partite si riprende, mettendo soprattutto in ritmo i compagni, ma da un All Star ci si aspetterebbe qualche acuto in più.

Danny Green 6,5: l’apporto offensivo è quello che è, molto altalenante. Due volte va in doppia cifra per punti, ma il grosso del suo contributo lo dà in difesa, prendendo in consegna soprattutto Augustin e, con l’eccezione di Gara-1, annullando per larghi tratti della serie.

Kawhi Leonard 8,5: l’unica gara per la quale gli si può recriminare qualcosa è Gara-3, in cui tira male, compensando però con 10 rimbalzi e 4 assist. Per il resto è ovviamente il miglior giocatore della serie, e non lo nasconde: in alcuni momenti sembra che qualsiasi cosa tiri verso il canestro possa entrare, gioca con una naturalezza disarmante e, nonostante spesso Orlando su di lui difenda comunque bene, è semplicemente unstoppable.

Pascal Siakam 8: almeno in questa serie, strappa di diritto lo scettro di secondo violino a Lowry. Anzi: a volte, come in Gara-3, è lui che risulta il miglior dei Raptors. La sua lunghezza e versatilità mettono in crisi i Magic e Jonathan Isaac, chiamato a marcarlo. Contro il più piccolo Fournier, in 52 possessi totali, fa letteralmente quello che vuole, segnando l’80% dei suoi tiri. E alla fine in tre gare su cinque segna almeno 24 punti, confermandosi il principale candidato al MIP.

Marc Gasol 7,5: ha il merito principale, anche se non fa tutto da solo, di cancellare Nikola Vucevic dalla serie. Anche perché in attacco non gli si richiede granché, e lui stesso si prende solo 28 tiri in tutta la serie.

Serge Ibaka 7: la principale risorsa di coach Nurse dalla panchina, non fa mai rimpiangere i titolari portando pericolosità coi suoi jumper e rim protection, tra cui una stoppatona su Gordon.

Fred VanVleet 7: porta sempre il suo mattoncino dalla panchina, a volte addirittura oscurando Lowry, come in Gara-1 e parzialmente in Gara-5, che chiude con 10 assist.

Norman Powell 6,5: una serie in crescendo, chiusa con due partite in doppia cifra. In difesa se la vede con Terrence Ross, la principale arma offensiva dei Magic dalla panchina, e fa un buonissimo lavoro.

Nick Nurse 7,5: cancella l’uomo più pericoloso dei Magic, Vucevic, dalla serie. Il resto poi è tutto in discesa, grazie alla maggiore profondità del suo roster e al dominio offensivo del duo Leonard-Siakam.

 

Orlando Magic

DJ Augustin 6: al contrario di Lowry, parte fortissimo con una Gara-1 da MVP più il game-winner e chiude in decrescendo, con una sola partita delle restanti quattro in doppia cifra. La sufficienza è dovuta alle aspettative che si avevano su di lui, comunque non troppo alte, e alla fine incontrate prendendo la serie nel proprio insieme.

Evan Fournier 5: doveva essere l’arma offensiva dei Magic, insieme a Vucevic, e invece si inceppa in quasi tutte le gare. Chiude con 12.4 punti di media nella serie, tirando male quattro partite su cinque e giocando un’inguardabile Gara-3 da 1/12 dal campo.

Jonathan Isaac 5: Siakam gli fa vedere i sorci verdi sia in attacco che in difesa, nonostante abbia molte attenuanti. Lungo tutta la serie tira con poco più del 22% dal campo, in difesa soffre l’avversario, indubbiamente più esperto e migliore. Viste le tante gare saltate lo scorso anno, quella di Isaac si può in un certo senso considerare un’annata da rookie: l’esperienza di questa serie gli servirà sicuramente per il futuro.

Aaron Gordon 7: l’unico giocatore di Orlando realmente sufficiente per tutta la serie. Oltre ad essere il miglior marcatore, con 15.2 punti a partita, è anche l’ultimo ad arrendersi ad ogni sconfitta. In difesa deve vedersela con Leonard e fa spesso un lavoro egregio nell’1vs1, però l’avversario è un alieno.

Nikola Vucevic 4: fatta eccezione per una tripla importante in Gara-1 e una Gara-3 da 22 punti e 14 rimbalzi, è l’assente ingiustificato della serie. Segna appena 11.2 punti a partita, va sotto a rimbalzo non raggiungendo nemmeno qui la doppia cifra se non in un’occasione su cinque, si perde Gasol sul perimetro diverse volte in difesa. Desaparecido.

Terrence Ross 5,5: se non si guardassero le percentuali al tiro, la sua sarebbe anche una serie discreta. Al termine di un’annata ottima, però, pesa il 34% dal campo sfoggiato contro la sua ex squadra Toronto. Una Gara-2 buona e una Gara-3 buonissima: per il resto fa un po’ storcere il naso.

Michael Carter-Williams 6: l’ultimo arrivato è anche uno dei più positivi per Orlando. Nei suoi enormi limiti, dimostra sempre tanta voglia e sacrificio, dando un importante contributo soprattutto in difesa e a rimbalzo.

Khem Birch 5,5: nei pochi minuti in campo, risulta molte volte meglio di Vucevic. Le caratteristiche dei due sono estremamente diverse, ma l’ex Olympiacos dimostra grande presenza a rimbalzo e sfoggia anche una Gara-5 da 9 punti, 11 rimbalzi, 3 assist e 4 stoppate.

Wes Iwundu 5: la sua trasformazione in 3&D di infrange contro i Raptors. Il sophomore gioca una serie al di sotto di quanto fatto vedere in stagione, segnando poco (12 punti nelle prime quattro gare, 12 in Gara-5) e difendendo così così.

Steve Clifford 6: l’impresa era oggettivamente proibitiva, vista la differenza di profondità tra i due roster. Riesce comunque a strappare una partita, anche se non trova una soluzione alle difficoltà di Vucevic e in generale non propone grossi accorgimenti durante le cinque partite.

Francesco Manzi

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