Nuove notizie in arrivo da Rieti sul caso della morte di Raffaele Marianella. L’autista è deceduto domenica sera mentre viaggiava sul pullman che riportava in Toscana i tifosi di Pistoia dopo la trasferta in casa della Sebastiani. A togliergli la vita una sassaiola lanciata sul mezzo nei pressi di Contigliano.
Al momento tre ultras reatini, Manuel Fortuna, Kevin Pellecchia e Alessandro Barberini, sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario. Sul registro degli indagati però ci sarebbero una decina di nomi, tutti legati alla Curva Terminillo. Sono arrivati anche i DASPO per diversi tifosi sabini, al momento ne sono stati emessi 12.
Ieri è emersa una testimonianza che potrebbe inchiodare i responsabili insieme ai dati sui tabulati telefonici. Nella giornata di oggi i tre fermati compariranno davanti al GIP che li interrogherà e in caso procederà alla convalida dell’arresto. Nel frattempo La Repubblica riporta un estratto della testimonianza rilasciata da Barberini domenica in Questura, quando era stato sentito come persona informata sui fatti.
Come ogni domenica sono andato al PalaSojourner a vedere la partita e sono nate delle schermaglie accese dentro il palazzetto. Dopo la partita siamo usciti fuori con l’intenzione di fare a botte con gli ultras di Pistoia ma con loro c’era la polizia. Così abbiamo deciso di aspettarli per strada, eravamo un centinaio ad aver pianificato la cosa ma lì siamo andati in 12. Con noi c’era anche Giuseppe Aguzzi (capo ultras, anche lui destinatario di un DASPO – ndc), eravamo in macchina ad aspettare che passassero. Anche io ho tirato un sasso, in tanti l’abbiamo fatto ma il mio era piccolo, non era quello che ha ucciso, non so chi abbia lanciato quello più grande. Non mi sono reso conto che una persona era morta. Non eravamo andati lì per uccidere, ho fatto una cavolata e chiude scusa.
Emergono anche alcune intercettazioni ambientali che captano frammenti della conversazione fra gli altri due indagati, Fortuna e Pellecchia, che parlavano fra di loro mentre Barberini veniva interrogato. Fortuna dice: “Gli ho detto una manica di cazzate”, riferendosi alle dichiarazioni rese agli inquirenti. Dopodiché uno dei due avrebbe chiesto all’altro: “Chi pensi che sia stato?” mimando il lancio di una pietra e il secondo risponde che potrebbe essere stato lui.
Barberini era stato tra i primi fermati domenica sera, intercettato dai poliziotti che scortavano il pullman mentre cercava di scappare fra i campi. Poche ore dopo sono state individuate altre persone, fra le quali Fortuna e Pellecchia.
Attese altre novità dagli interrogatori odierni e dai risultati dell’autopsia.
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