Verso Sassari-Reggio Emilia: le parole dei coach Pasquini e Menetti

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FEDERICO PASQUINI – COACH BANCO DI SARDEGNA SASSARI (fonte: Ufficio stampa Dinamo Banco di Sardegna)

SU REGGIO EMILIA: «La partita contro Reggio non è una partita qualunque perché ormai le sfide tra Sassari e Reggio Emilia negli anni hanno segnato quella che è la pallacanestro di alto livello in Italia. Mi aspetto una partita estremamente dura contro una squadra giovane ed estremamente interessante che ovviamente ha bisogna di crescere ma che già a Buducnost l’altro ieri ha fatto una partita di gran livello come aveva fatto ad Avellino in prima giornata. Sono caduti in casa la scorsa settimana contro Pesaro ma con un avversaria che ha fatto una prestazione al tiro davvero incredibile per cui non so fino a che punto arrivino i demeriti di Reggio e i meriti di Pesaro».

SU SASSARI: «[…] Siamo reduci da due partite estremamente dure, con Torino che è una squadra che in questo momento sta particolarmente bene, e contro Pinar dopo la vittoria contro l’Efes è arrivata molto carica e piena di energia.

Federico Pasquini

Resto convinto che noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo poi è successo quello che non doveva succedere ma non dobbiamo prenderla come scusa, dobbiamo ragionare sul fatto di liberare la testa e di non entrare nella fase della frustrazione  o dell’ansia ma dobbiamo cercare  di migliorare ogni giorno e di fare in modo che le nostre prestazioni, specie quelle difensive, possano crescere con un costante miglioramento ma soprattutto che vengano dilatate per più minuti perché abbiamo sempre rovinato in piccoli momenti di break quello che avevamo costruito in grandi momenti».

SULLA SFIDA: «Sicuramente giocheranno più dinamici, giocherà Reynolds e penso anche Wright da 5, ci daranno meno punti di riferimento a avranno più possibilità di aprire il campo. Noi dovremo essere bravi a sfruttare gli eventuali vantaggi a livello di stazza e di post basso, quello che siamo riusciti a fare bene la scorsa partita. Chiaramente ci sarà bisogno di maggiore collaborazione: quello che oggi ci sta mancando è la capacità di finire la difesa, nel senso che ci sono dei momenti, intorno al diciottesimo-ventesimo secondo, in cui ci manca l’ultimo step per poter chiudere bene».

MAX MENETTI – COACH GRISSIN BON REGGIO EMILIA (fonte: baskettime.it)

SU SASSARI: «Abbiamo bisogno di continuare nel nostro percorso e dare continuità ai 33′ di Podgorica. Hanno una squadra tosta e piena di talento, con un’anima viva. Devecchi e Stipcevic sono i metronomi di questa formazione, che schiera tanti giocatori interessanti come Bamforth, Pierre e un Randolph che ha appena fatto una gara da quasi 30 punti. Poi riabbracceremo Achille che è stato una grande realtà degli anni passati, ma che dopo la palla a due vorrà vincere come d’altronde noi.»

Massimiliano Menetti

SU REGGIO EMILIA: «Dobbiamo avere la rabbia, la voglia di azzannare la gara per portare a casa la vittoria. Abbiamo un vissuto molto breve. […] Questo vissuto deve dare la forza di avere continuità: a Podgorica abbiamo avuto un inizio timoroso, poi dopo averla ripresa abbiamo perso ritmo quando ci siamo accorti che ci stava sfuggendo. Non è mancanza di killer instinct, credo sia qualcosa di globale.
Contro Pesaro eravamo a +7 a 2′ dalla fine e abbiamo gettato via la gara, ma credo che tutto derivi da una situazione che ha un filo conduttore unico. Quei 2 punti avrebbero cambiato la visione del momento, ma anche se l’avessimo vinta non avrebbe cambiato nulla rispetto a quello che i 40′ avevano detto. Nessuno prevede di partire male, ma siamo all’interno di quello che ci aspettavamo la squadra potesse dare subito. Voglio di più però: voglio ragazzi che stanno dando il 150% ma che lo devono fare per tutta la gara.»

Mario Puggioni
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