Virtus Bologna, chi è il re dell’olio e della finanza pronto ad entrare in società

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Da alcuni giorni si rincorrono le voci di un ridimensionamento dell’impegno di Massimo Zanetti nella Virtus Bologna.

Il patron bianconero cerca un investitore disposto ad affiancarlo con una quota di minoranza ma comunque rilevante, potendo così diminuire il suo impegno dal punto di vista economico senza minare la competitività delle V Nere.

L’imprenditore pronto ad entrare in società con il 40% delle quote sarebbe Carlo Gherardi, nome che all’interno dell’ambiente bolognese circola già da diverse settimane. Gherardi è tra i fondatori e attuale presidente di CRIF, Centrale Rischi Finanziari, azienda che presta consulenza alle banche riguardo i soggetti a cui fare (o non fare) credito. Parliamo della prima agenzia di rating italiana. Negli ultimi anni Gherardi ha diversificato i suoi investimenti su scala globale, entrando anche nel campo del recupero crediti, poi è diventato azionista di maggioranza di Nomisma (società di consulenza creata da Romano Prodi) e investendo anche nell’intelligenza artificiale. Ma non solo la finanza, fra le attività di Gherardi c’è anche un resort di lusso (Palazzo di Varignana) e da qualche mese anche l’olio. Attraverso un mare di piante di olive sui colli bolognesi è riuscito in breve tempo a creare un prodotto d’eccellenza, che sta facendo incetta di premi a livello internazionale. E qualche mese fa ha investito 11 milioni di euro per recuperare un casolare nelle campagne fra Imola e Castel San Pietro, creando un hub avveniristico dove attrarre start up emergenti nell’ambito dell’economia digitale. Diverse aziende di Gherardi sono già sponsor della Virtus e la sua presenza ormai fissa in parterre di fianco a Zanetti è un altro indizio di un prossimo ingresso in società. Il suo nome per la presidenza venne fuori anche nel 2019, alla morte del compianto Alberto Bucci

Ottime notizie per la Virtus che potrà così contare, di fatto, su due proprietari facoltosi, irrobustendo ancora di più la propria struttura societaria. Il passo di lato di Zanetti, insomma, appare tutt’altro che una brutta notizia se ad affiancarlo sarà davvero un imprenditore del calibro di Gherardi.

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