Subito dopo la vittoria dello Scudetto, Nicolò Melli ha sollevato il problema della finali con 7 partite.
Un impegno fisico eccessivo secondo il capitano dell’Olimpia, che ha illustrato meglio la sua opinione il giorno dopo la conquista del tricolore.
Una serie a sette partite non ha senso, sono troppe. Bisogna sfoltire il calendario, ne gioverebbe anche lo spettacolo, fisicamente la qualità del gioco è scesa molto nelle ultime gare. Siamo l’unico campionato d’Europa ad avere ancora 7 gare, la serie a 5 è perfetta, l’equilibrio giusto fra quantità e qualità.
Opinione che trova d’accordo anche Gianni Petrucci. Il presidente della FIP, a margine dell’intervista in cui ha parlato del voltafaccia di Banchero, ha toccato anche questo tema.
Nell’insieme è stata una finale straordinaria con un pubblico numeroso e audience televisiva in crescita. Il duopolio c’è ma nella maggior parte dei grandi campionati lo scudetto è una corsa che riguarda poche squadre, l’importante è che ci siano altre competizioni in cui anche altre realtà possano emergere, come avvenuto con Brescia nell’ultima Coppa Italia. Anche io ho visto i giocatori molto stressati, bisogna tutelare la loro salute. Le altre principali nazioni europee hanno un format su cinque partite, nel prossimo Consiglio Federale proporrò di riallinearci.