Golden State Warriors
Stephen Curry 8: gli si è sempre imputato di rendere meno quando si giocano le Finals, lui quest’anno esordisce con 28 punti, 10 assist e 6/11 da tre punti.
Klay Thompson 7: continua il trend di questi suoi Playoffs, inguardabili in attacco quanto ben giocati in difesa. Anche in Gara-1 sparacchia, con appena 3/16 dal campo e 6 punti totali, ma nella propria metà campo marca tutti nel migliore dei modi: da LeBron a Love.
Kevin Durant 8,5: l’uomo del match, non solo si diverte a provocare Rihanna ma fa tutto con una facilità disarmante. 38 punti con 8 rimbalzi e soprattutto 8 assist, che testimoniano anche le sue qualità di passatore, una sfaccettatura spesso sottovalutata quando si parla di KD. Inoltre fa un gran lavoro anche in difesa su James.
Draymond Green 7,5: fino a pochi minuti dalla sirena resta fisso a quota 0 punti, ma la sua importanza, ormai si sa, si misura in altri modi. In difesa non solo fa all’occorrenza il rim protector, ma dirige anche i movimenti dei compagni leggendo in anticipo gli schemi dei Cavs, come si può osservare qui.
Zaza Pachulia 6,5: inizia un po’ timido rifiutando un paio di layup abbastanza facili, gioca in totale 14′ e chiude con 8 punti. Comprensibile un suo sacrificio per giocare piccoli e ammazzare il match.
Andre Iguodala 6,5: si alterna con Durant in marcatura su LeBron e fa spesso buona figura.
Ian Clark 6: solo 4 punti ma tanta energia dalla panchina, compresa una rubata perfetta a James nell’ultimo quarto.
Shaun Livingston 5,5: solo 2 punti in 15′, dovrà sfruttare meglio il proprio vantaggio fisico sui diretti avversari.
David West 5,5: 8′ per far rifiatare il frontcourt degli Warriors, senza un grosso impatto.
James McAdoo 6: gioca solo 4′ ma dimostra grande voglia lottando su ogni rimbalzo.
JaVale McGee 6: la partita non ha richiesto un suo grande impiego, solo 6′: giusto il tempo per una spettacolare stoppata su Thompson.
Matt Barnes sv: bagna il suo ritorno alle Finals con un paio di minuti di garbage time, in cui segna 3 punti.
Patrick McCaw sv: entra solo nel garbage time.
Coach Mike Brown 7: quando decide di giocare con il quintetto piccolo i suoi Warriors scavano il solco decisivo. Ironico che i Cavs lo stiano ancora pagando dopo il licenziamento di qualche anno fa…
Cleveland Cavaliers
Kyrie Irving 6,5: è probabilmente uno dei migliori dei Cavs e segna anche 24 punti, in Gara-1 però non riesce a coinvolgere e rendere migliori anche i propri compagni.
JR Smith 5: impalpabile, in campo 28′ senza quasi farsi vedere se non per un paio di sciocchezze che portano a due palle perse.
LeBron James 7: voto che non può non essere condizionato dalle 8 palle perse (a fronte di 8 assist). Si comporta da leader, incoraggiando comunque i compagni nonostante la serata-no, e flirta con la tripla-doppia (oltre agli assist anche 28 punti e 15 rimbalzi) ma spesso si ritrova a lottare da solo e soffre il duello con Durant.
Kevin Love 6: va bene, 21 rimbalzi, ma il resto della prestazione dell’ex Minnesota lascia molto a desiderare. 15 punti soffrendo terribilmente la difesa di Golden State.
Tristan Thompson 4,5: il vero protagonista in negativo di Gara-1. C’è chi parla già di “Maledizione delle Kardashian”, semplicemente non incide con 0 punti e 4 rimbalzi, quando avrebbe dovuto almeno banchettare a rimbalzo visto il quintetto piccolo degli Warriors.
Derrick Williams sv: gioca solo 4′, nel garbage time.
Richard Jefferson 6,5: uno dei meno peggio di Cleveland, quando entra in campo solleva James dal peso di marcare Durant.
Deron Williams 4,5: 19′ di nulla, l’ombra del giocatore che fu.
Kyle Korver 4,5: aveva faticato al tiro già contro Boston, conferma l’andazzo con un improponibile 0/3.
Iman Shumpert 5,5: gioca minuti discreti, performa comunque meglio di Smith.
James Jones sv: solo garbage time.
Dahntey Jones sv: è il protagonista del garbage time con ben 7 punti.
Coach Tyronn Lue 5: nessuna soluzione da anteporre alla letale difesa di Golden State. Si trova di fronte la sfida più difficile della propria carriera, da Gara-2 dovrà tirare fuori qualche coniglio dal cilindro perché per Cleveland in Gara-1 si sarebbe potuta mettere anche peggio.
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