Esclusiva BU, Giovanni Zucca: “Non abbiamo limiti. A breve potrebbe arrivare l’ufficialità di Markovski”

Home Serie A2 News
Giovanni Zucca (unionesarda.it)

A pochi giorni dall’acquisizione del titolo di Serie A2, abbiamo intervistato Giovanni Zucca, presidente della Cagliari Dinamo Academy, scelto da Stefano Sardara come Presidente del CdA e, quindi, anche della neonata società.

 

Quali sono stati i momenti decisivi della trattativa con Ferentino? Avete mai pensato di abbandonare il progetto?

Sono state trattative molto intense, gestite principalmente da Stefano (Sardara, ndr) in tutte le sue fasi: sappiamo che quando Stefano si mette una cosa in testa va per la sua strada! C’erano altre società interessate e come spesso succede in questi casi il “venditore”  vuole avere ben chiare tutte le offerte.  Sono state trattative si delicate, ma comunque molto lineari, perché seguite da professionisti sia da una parte che dall’altra, molto preparati e di conseguenza eravamo piuttosto tranquilli.

 

Stefano Sardara in questa società avrà un qualche ruolo oppure è intervenuto come intermediario in questa operazione?

Come dicevo è stato fondamentale per la fase di acquisizione dei titoli di Ferentino, mentre per quanto riguarda la gestione societaria, io e lui abbiamo un ottimo rapporto e mi ha fatto piacere ci sia stata una decisione ben precisa. Sono contento di essere stato nominato Presidente del Consiglio di amministrazione e di conseguenza Presidente della società, con grande autonomia in modo tale da potermi concentrare al 100% su Cagliari. Abbiamo approfittato, e sarebbe stato sciocco non farlo, della grandissima esperienza della Dinamo e di tutta l’organizzazione, ma adesso toccherà a noi qua a Cagliari sfruttare quanto abbiamo imparato per costruire una squadra: e non parlo solo dei giocatori, ma di tutti i suoi aspetti. Per me e per noi dirigenti cagliaritani sono passati diversi anni ormai da quando abbiamo iniziato, ma non ci siamo mai confrontanti con un campionato di Serie A: non approfittare della grandissima opportunità di confrontarsi con l’organizzazione di Sassari sarebbe proprio da sciocchi.

 

Avete intenzioni di fare affidamento a qualche partnership, anche magari per quanto riguarda il settore giovanile, con altre società di Cagliari?

Io come Presidente lo stavo facendo già da qualche anno e Stefano ha apprezzato molto questa cosa. Già l’anno scorso c’era un accordo con l’Olimpia, la seconda società più importante di Cagliari. E anche in questa operazione per la A2 abbiamo sempre ragionato con la tranquillità di avere l’Olimpia come società amica e teoricamente anche come società satellite. Poi io ho sempre creduto in questa collaborazione: ho girato tantissimo in Sardegna, come giocatore e allenatore, e ho sempre coltivato i bei rapporti che negli anni si sono venuti a creare.

 

La Vanoli Cremona può essere tra le avversarie della Cagliari Academy.

Rappresentate insieme a Napoli, Orzinuovi, Montegranaro e Cremona una nuova realtà della A2. Quali sono i vostri obiettivi? Punterete subito ai playoff o magari per questo primo anno una salvezza tranquilla?

In conferenza stampa mercoledì scorso ho detto che è giusto e doveroso essere prudenti  per una società che si affaccia dopo tanti anni a un livello così alto, quindi è giusto mettere delle buone basi e puntare alla salvezza. Bisogna anche dire che c’è l’ambizione di costruire una squadra competitiva e in un campionato dove ai playoff si qualificano otto squadre non si sa mai. Quindi da quel punto di vista non mi pongo limiti. Volevo chiarire questo perché c’era stata qualche domanda provocatoria, come se fossimo una società “monca”, in quanto impossibilitata ad andare in A1 per la presenza della Dinamo: non ci sono limiti di nessun tipo e questo è un obiettivo condiviso con Stefano (Sardara), nonostante per la Dinamo gli obiettivi sono ormai da qualche anno molto alti.

 

Per la Sardegna la possibilità di vedere due squadre nel massimo campionato sarebbe un passo in avanti notevole.

Si! Se pensi ai derby di Bologna, all’atmosfera che si viene a creare: sono giornate bellissime quelle che vedono di fronte le due squadre di Bologna, con tantissime persone al campo e tantissimi giovani: è proprio una festa!

 

A proposito di Bologna: siete stati inseriti proprio nel girone Est con la Fortitudo: cosa ne pensa? Preferiva forse il girone Ovest?

Devo smentire, perché da quanto so io non c’è ancora niente di ufficiale. Dico anche che secondo me in questo momento è più probabile il girone Ovest, quello dove c’era Ferentino l’anno scorso. La fonte non è corretta al momento perché non c’è niente di ufficiale.

 

Uno dei problemi maggiori può essere quello di portare gente al palazzetto? Come pensa risponderanno i tifosi a questa nuova avventura? Si aspetta un buon seguito fin dall’inizio o si immagina qualche difficoltà?

Zare Markovski (alchetron.com)

Penso che negli ultimi anni, anche in occasione di manifestazioni amichevoli, Cagliari ha risposto in maniera importante e le amichevoli non hanno nulla a che vedere con una partita di campionato, dove ci sono in palio i due punti, per giunta in un campionato di A2 che ha sempre regalato spettacolo nelle ultime stagioni. Quindi io credo ci sia  una buona base di appassionati veri di basket, che non vedono l’ora di seguire un campionato come l’A2. Spero in un grande coinvolgimento in città, con tutte le società sportive: è importante la squadra si faccia conoscere anche ad un pubblico nuovo.

 

Si può anche dire che l’A2 non ha niente da invidiare all’A1 date le squadre che partecipano al campionato.

Il livello è altissimo. La finale di A2 tra Bologna e Trieste con Palazzetti con capienza quasi doppia rispetto a quelli della finale di A1. A prescindere dalle squadre che verranno, spero che la nostra squadra possa essere competitiva con giocatori molto preparati. L’allenatore di cui si parla, Zare Markovski potrebbe seriamente sedere sulla nostra panchina e con ogni probabilità verrà ufficializzato nei prossimi giorni. I suoi allenamenti possono servire per una crescita dei ragazzi, ma anche dei tecnici e nel cagliaritano c’è bisogno di questo.

 

Invece per quanto riguarda il mercato? Può dire qualcosa a riguardo?

In questo momento no, nel senso che sono tutte ipotesi, però come ho spiegato anche il giorno della conferenza stampa è importante attendere l’ufficialità, il 14 Luglio, per il trasferimento dei titoli. E’ anche una forma di rispetto nei confronti della Federazione e delle Lega. Altrimenti è come vedere la casa prima dell’atto di vendita: è ancora una casa altrui (ride, ndr).

La cosa più difficile è stata fatta, ossia l’accordo con Ferentino, però è necessaria anche la formalizzazione per far parte della Lega.

 

Bolognabasket.it

Cosa ne pensa della formula del campionato di A2? Una sola promozione è troppo poco? C’è qualcosa che andrebbe perfezionato?

Troppe lacrime in A2 quest’anno! Perché effettivamente a Trieste, nella serie contro Bologna, si vedevano bambini disperati per aver sfiorato il sogno della promozione. Tifosi straordinari. Effettivamente qualche promozione in più non sarebbe male, dall’altra parte però si dovrebbe pensare ad aumentare le retrocessioni in A1. E’ complicato, molto complicato il ragionamento. Una sola promozione mi sembra un’esagerazione: un A2 con due gironi a 32 squadre, qualcosa va fatto , ma credo se ne siano accorti tutti.

Giovanni Aiello

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.