Slaughter: “Gli infortuni non devono essere una scusa. In serie A tutto può succedere”

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Marcus Slaughter ha parlato a “La Gazzetta dello Sport”. Ecco le parole del centro della Virtus Segafredo Bologna.

Domenica sfida con Milano, le due squadre più vincenti della storia del basket italiano: “La storia e la rivalità interessa più ai tifosi che si godono questo tipo di partite, noi ci prepariamo come sempre. Milano è un’ottima squadra ma all’andata siamo andati vicino a batterli e ci riproveremo in casa. Hanno tantissimo talento, forse come nessun altro in campionato. Giocare in Eurolega ha aumentato la loro esperienza. Non sono andati benissimo e per questo si concentreranno sulla serie A. Sarà una grande partita.”

A Venezia un’altra partita persa nel finale. Ci sono spiegazioni? “Meritavamo di vincere. Dovremo essere bravi a prendere le cose positive di questa partita, a cominciare dal modo in cui abbiamo lottato dal primo all’ultimo minuto nonostante le varie avversità. Gli infortuni non devono essere una scusa. Tutti hanno degli infortuni, non esiste la stagione perfetta. Nonostante molte assenze abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma possiamo fare ancora meglio.”

Cosa è mancato fin qui? “Il nostro principale demerito è non esserci battuti al massimo in ogni singolo minuto di ogni partita. Dobbiamo avere la stessa mentalità degli “underdog”, degli sfavoriti e lottare come abbiamo fatto a Venezia. Da lì si può costruire qualcosa di buono. Primi quattro posti irraggiungibili? No, mancano ancora 10 partite e tutto può succedere. Niente è impossibile in questo campionato, possiamo vincerne 5 di fila e perderne 3-4 una nostra avversaria per ritrovarci in alto.”

Con Milano dovrebbe rientrare Alessandro Gentile, quanto è importante? “Abbiamo perso tanti giocatori chiave nel corso della stagione e Ale è uno di questi. Speriamo di averlo per Milano e che sia in salute per il resto della stagione.”

Grande appassionato di calcio, come nasce questa passione? “Fin da bambino negli Stati Uniti seguivo il calcio. Cristiano Ronaldo è il mio idolo, tifavo Manchester United e poi Real quando lui si è trasferito a Madrid. L’ho conosciuto quando giocavo lì, è una bella persona. Spesso veniva alle nostre partite con Sergio Ramos che gioca molto bene a basket. Guardo sempre la Champions League e la gara del Real Madrid con il PSG mi ha dimostrato ancora una volta il cuore e il desiderio di vincere del Real. Per me è stato splendido far parte di quell’ambiente che trasuda questo tipo di mentalità.” Stessa mentalità che ha mostrato la Juve col Tottenham? “Anche la Juve è una grande squadra con una storia, una squadra che sa giocare queste partite. I suoi giocatori non pensano mai di non poter vincere, attendono il momento giusto e alla fine colpiscono, come è avvenuto col Tottenham.”

Redazione BasketUniverso

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