Nella mattinata di oggi la FIBA ha illustrato a Lille la nuova formula delle rassegne continentali e internazionali, nuova formula che avrà inizio a partire da novembre 2017.
La prima novità è l’organizzazione a cadenza quadriennale dei campionati dei singoli continenti, oltre al cambio di denominazione, a partire dal 2021, da Eurobasket a Eurobasket Cup.
Un’altro cambiamento rilevante riguarderà il ruolo dei Mondiali, che a partire dall’edizione che si svolgerà in Cina nel 2019, offrirà i primi 16 pass per le Olimpiadi di Tokyo del 2020. Pass che verranno assegnati alle migliori piazzate, dando, però, la precedenza alla miglior squadra dell’Africa, dell’Asia e dell’Oceania, oltre a due pass per le due migliori squadre dell’Europa e dell’America.
Inoltre per accedere ai giochi olimpici ci sarà, anche, l’Olympic Qualifyng Tournament a 24 squadre. Ci saranno, quindi, 4 gironi da 6 squadre e solo le prime classificate andranno alle Olimpiadi di Tokyo. Gli ultimi otto posti, invece, saranno assegnati alle vincitrici e alle finaliste dei rispettivi campionati continentali, che saranno ridotti da 5 a 4, sempre a partire dal novembre 2017, visto l’inserimento di Australia e Nuova Zelanda nei FIBA Asia Championship.
La FIBA Europe, quindi, subirà delle modifiche rilevanti e non da poco, anche nell’immediato. Per esempio nel cammino di qualificazioni ai Mondiali. Infatti, dopo la prossima e ultima edizione di Eurobasket, si terranno diverse fasi di una prima fase di qualificazione con 32 squadre in 8 gruppi da 4. Qualificazioni che partiranno da novembre 2017, fino a settembre del 2018. Il sorteggio di terrà a maggio e le migliori tre di ogni gruppo passeranno a una seconda fase da 24 squadre, divise in 4 gruppi da 6. Le prime 3 accederanno direttamente alla FIBA World Cup 2019, le altre 12, invece, si aggregheranno alle altre 8 già eliminate nella prima fase in un percorso valido per le qualificazioni all’Eurobasket del 2020.
Con questa nuova formula avremo sicuramente una sovrapposizione tra gli impegni delle nazionali e gli impegni dei club, un po’ come accade ora nel calcio. Ma il pericolo principale sarà, per la Nazonali, quello di perdere le grandi stelle NBA, che tra i tanti impegni dovranno gestirsi in modo appropriato e sicuramente non prenderanno parte alle qualificazioni che si terranno durante la stagione regolare. Stessa cosa faranno i giocatori del NCAA.
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Se ho ben capito le olimpiadi saranno a 24 squadre, giusto?