DeAndre Jordan ha deciso: soldi e cuore vincono, rimane a Los Angeles

Pare che non ci siano ormai più dubbi riguardo il futuro di DeAndre Jordan, anche se questa storia ci ha insegnato che non bisogna cantare vittoria troppo presto.

DeAndre Jordan riceve il bentornato dai Los Angeles Clippers.

La mobilitazione dell’intera squadra richiesta dalla dirigenza dei Los Angeles Clippers ha portato i suoi frutti: l’indeciso Jordan sembra sia stato convinto a rimanere a Los Angeles. Riportano di tale decisione tutti i maggiori esperti di mercato d’Oltreoceano, da Stein a Wojnarowski, passando per Beck e Spears. Non ci sono ancora i tanto attesi segni di una presa di posizione ufficiale di DeAndre, unica fonte di certezza assoluta in questa telenovela, ma l’affare sembra indirizzato verso un ritorno a casa dell’atletico centro.

Se da un lato parevano non esserci più dubbi sulla scelta fatta da DeAndre Jordan, ce ne sono stati di più riguardo la natura dell’accordo. Alcuni rumors parlavano di un triennale da 83 milioni con un opzione per un quarto anno; altri, invece, sostenevano che DeAndre si fosse accordato con i Clips sulla base di un quinquiennale a 110 milioni di dollari. In realtà la formula adottata dalla dirigenza della Los Angeles biancorossa sarà un quadriennale da 88 milioni con player option dopo il terzo anno. Supera quindi gli 80 milioni in 4 anni messi sul piatto dai Mavericks.

Anche Stoudemire potrebbbe lasciare Dallas.

Proprio i Mavericks sono i grandi sconfitti di questa storia infinita, perdendo il tassello decisivo della propria squadra di un futuro che mai sarà; colui che aveva fatto decollare il mercato dei texani. E allora a Cuban e soci non resta che consolarsi con la professionalità degli altri giocatori firmati. Ma se è vero che Matthews ha fatto sapere che firmerà in ogni caso per i Mavs, con o senza Jordan, il veterano Amare Stoudemire sembrerebbe pronto ad accettare un’offerta dei Miami Heat, lasciando (quasi) totalmente sguarnito il reparto lunghi di Dallas.

E anche Jeremy Lin, promesso sposo a quella Dallas ipotetica, ha trovato un accordo con un’altra squadra: gli Charlotte Hornets del rilancio. Cuban rimane con un palmo nella mano su tutti i fronti e, rimasta poca carne al fuoco nella free agency, dovrà ricorrere alle sue capacità manageriali per salvare un’estate deleteria per il destino della franchigia.