Top&Flop NBA: Curry abbonato ai 40, Heat primi ad Est, ai Cavs urge Irving

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Toronto Raptors v Golden State Warriors

Top Player (s) – Stephen Curry & Kyle Lowry

Chi non ha visto Golden State Warriors – Toronto Raptors di due notti fa è pregato di farlo al più presto. I Golden State Warriors privi di Bogut e Barnes non hanno giocato una partita straordinaria e se non fosse stato per le magie di Curry probabilmente avrebbero perso la loro prima partita stagionale a causa soprattutto di Kyle Lowry, in grado di difendere contro il #30 in una metà campo e segnarne 41 con 14/26 dal campo e 6/10 da tre.  Nelle ultime 3 il playmaker dei Raptors ha chiuso con 30 di media, 5 rimbalzi e 7 assist oltre 3 triple segnate e 3 rubate per match, numeri da Stephen Curry, o quasi.

In effetti il suo avversario Steph ha fatto registrare media ancora più anormali chiudendo per due volte su tre oltre quota 40 punti (e segnando 28 punti nel terzo quarto del match contro gli Hornets). 35 punti di media in settimana, 60% dal campo incluso un fantascientifico 22/35 da tre punti (63%!) e vittorie numero 20,21 e 22. Difficile immaginare qualcosa di più devastante su questo pianeta.

Flop Player – Monta Ellis

Gli Indiana Pacers dopo 3 sconfitte nelle prime 3 partite hanno iniziato a macinare vittorie su vittorie raggiungendo i piani alti della Eastern Conference pertanto non ci si può lamentare dell’andamento della squadra che però potrebbe essere addirittura migliore. Forse oscurato leggermente da George, Monta Ellis non sta dimostrando di essere quel giocatore letale che è stato lo scorso anno con la maglia dei Dallas Mavericks. 11.7 di media son davvero pochi in confronto ai 19 dello scorso anno anche perchè il minutaggio è molto simile. Il fatto che la palla sia spesso in mano a George lo penalizza, ma se si trovasse il modo di integrarlo meglio nell’attacco i Pacers potrebbero compiere un ulteriore salto di qualità. In settimana ha raggiunto quota 10 solo una volta, nelle due sconfitte contro Trail Blazers e Jazz ha chiuso con 8 punti totali e 3/12. 

Toronto Raptors v Golden State Warriors

Top Team – Miami Heat

In una stagione da 82 partite ci sono chiaramente partite con peso specifico diverso e vincere quelle che contano può aumentare la consapevolezza della squadra e dare delle svolte alla stagione. E’ proprio questo il caso dei Miami Heat che in settimana hanno vinto negli ultimi secondi una spettacolare partita contro gli Oklahoma City Thunder e due giorni dopo il match contro i Cavs (privi di LBJ) con il quale si sono impossessati della prima posizione della Eastern Conference. L’attacco può essere ancora migliorato, la difesa è già ottima ed è seconda solo a quella dei San Antonio Spurs in punti e percentuali concesse agli avversari. In questi ultimi due match anche Goran Dragic è sembrato in forma migliore ed ha chiuso con 14+7 il primo e 17+8 il secondo, dando delle impressioni molto migliori rispetto a parecchie partite disputate in questa stagione nelle quali somigliava ad un vero e proprio pesce fuor d’acqua.

Flop Team – Cleveland Cavaliers

Nella speranza di recuperare entro fine mese Kyrie Irving i Cleveland Cavaliers non stanno attraversando un buon periodo. Le tre sconfitte ottenute nelle ultime 3 partite son costate il primo posto ed un record generale di 13-7, buono, ma non straordinario. Se la brutta figura fatta contro gli Heat può essere giustificata dall’assenza di LeBron James, non si può dire altrettanto della sconfitta contro i Pelicans e quella contro Wall e i Washington Wizards, due squadre molto indietro rispetto ai livelli ai quali ci avevano abituato lo scorso anno.

Luca Diamante

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