1000 vittorie: Coach K entra nella storia

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6d6ab2afbd3965a6bbb9522fa29401d8_crop_northNel 1975 un giovane coach di origini polacche, Mike Krzyzewki, allenatore della squadra di basket di Army ottiene, alla Gillis Field House di West Point, sede dell’Accademia Militare degli Stati Uniti, la sua prima vittoria in carriera; poco meno di 40 anni dopo e un centinaio di chilometri più a sud, al Garden di New York, quello stesso coach ha raggiunto la vittoria n.1000 in Division I.
Ma come è arrivato fino a questo traguardo? Dopo le 5 stagioni ad Army Krzyzewski va, nel 1980, sulla panchina di Duke, dopo tre stagioni piuttosto difficili arriva la svolta, è il 1983, e l’uomo che prima veniva preso in giro dai media per il suo cognome impronunciabile diventa per tutti coach K andando a costruire uno dei programmi più solidi e vincenti nella storia dello sport: in 31 stagioni arrivano 30 partecipazioni al torneo, 13 vittorie nel torneo della ACC, 12 vittorie in regular season nella ACC, 11 partecipazioni alle Final Four e 4 titoli nazionali. Tra le 1000 vittorie sicuramente ognuna ha un valore particolare ma sicuramente alcune hanno significato moltissimo per il coach e per Duke: il “Miracle Minute” nel 2000 contro Maryland, con la squadra sotto di 10 a 55 secondi dalla fine, capace di ribaltare la partita e vincere all’overtime, la partita contro Kentucky all’Elite Eight nel 1992, quella del pazzesco tiro di Christian Laettner allo scadere, capace di portare la squadra alle Final Four ed ovviamente i 4 titoli nazionali: 1991, 1992, 2001 e 2010.

Un Krzyzewski visibilmente emozionato ha dichiarato nel fine gara:

Sono felice, solo questo; forse ci saranno altri che taglieranno questo traguardo, ma essere il primo a farlo è qualcosa di davvero speciale. A contare non è solo il numero delle vittorie ma anche la qualità degli avversari incontrati lungo tutti questi anni.

Ha poi sottolineato il successo al Garden, lo stesso luogo in cui nel Novembre 2011 ottenne la vittoria n.903, diventando il coach più vincente di ogni epoca superando il suo mentore (ed allenatore quando coach K giocava per Army) Bobby Knight, queste le parole di Krzyzewski in riferimento alla “World most Famous Arena”:

Vincere la partita n.1000 in questo posto significa che devo davvero essere fortunato. Amo il Cameron Indoor, la nostra arena di casa, ma questo posto ha davvero qualcosa di magico.

"Non è finita, finchè non è finita"
“Non è finita, finchè non è finita”

A fine gara tutti i giocatori di Duke si sono precipitati verso il loro coach, abbracciandolo e lanciandolo in aria, l’allenatore dei Blue Devils ha poi ricevuto i complimenti delle tantissime personalità accorse al Garden per questo evento: Phil Jackson, lo storico coach di St.John’s Lou Carnesecca, il proprietario della Nike Phil Knight, giocatori del presente, come Carmelo Anthony, e del passato, recente o meno, quali Shane Battier, Grant Hill e Chris Mullin. Coach K ha però già detto che non c’è molto tempo per festeggiare, già da oggi i Blue Devils sono nuovamente al lavoro per fronteggiare le due difficilissime sfide di questa settimana: contro la n.8 Notre Dame e contro la n.2 Virginia, entrambe in trasferta, perché sia coach K che la squadra hanno un solo obiettivo: le Final Four, ad Indianapolis, proprio come nel 1991 e nel 2010, di solito si dice che “non c’è due senza tre”

Redazione BasketUniverso

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