Kuzmic e la Serbia non sbagliano: Ungheria battuta e quarti di finale conquistati

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E’ la Serbia ad uscire vincitrice del terzultimo ottavo di finale di questo Eurobasket, dopo aver battuto, non senza troppi problemi, l’Ungheria. Sarà dunque la squadra di Dordevic ad affrontare l’Italia nei quarti di finale. La Serbia ha controllato la partita per gran parte dei minuti, sfruttando la verve di Kuzmic (17 punti e 9 rimbalzi) e Bogdanovic (17 punti e 6 assist), ma ha anche subito diversi punti dall’Ungheria, che si è arresa solo nell’ultimo quarto, dopo essere tornata più volte in partita. Così i 21 punti di Perl e i 15 di Ferencz non sono bastati per battere i serbi.

Bogdan Bogdanovic autore di 17 punti e 6 assist (fiba.basketball).

Kuzmic apre le danze per la Serbia, ma la tripla di Allen porta subito avanti l’Ungheria. Poi sono i serbi, guidati da Kuzmic e Jovic, a prendere i mano la gara. La squadra di Dordevic non lascia scampo agli ungheresi e con un parziale di 10-0 prendono possesso del match. Come se non bastasse il vantaggio aumenta ancora e Bogdanovic segna pure il +13 dopo soli cinque minuti di gioco. L’Ungheria però non demorde e rientra clamorosamente in partita. La Serbia si spegne, così Perl guida i suoi fino al -4. Tocca allora a Macvan svegliare i suoi, che dopo aver subito altri due canestri dagli ungheresi, riescono a riprendere il controllo del match. Kuzmic segna infatti il +8 al termine del primo quarto. L’Ungheria torna a darsi sentire nel secondo periodo, con Keller subito a segno, però Bogdanovic e soci restano in controllo. Perl prova ancora a tenere in partita i suoi, ma la Serbia allunga nuovamente a +10. Gli ungheresi, però, sono duri a morire e ancora una volta sorprendono i serbi, tornando sotto fino al -4, grazie a Ferencz. La serbia si affida quindi a Bogdanovic e Macvan per distanziare nuovamente l’Ungheria, che resta comunque in partita. I serbi chiudono così a +7 il primo tempo, nonostante la pressione dell’Ungheria, capace di tornare nuovamente a -4, ma poi imprecisa in fase difensiva. All’intervallo lungo siamo sul 48-41.

Non bastano i 22 punti di Zoltan Perl per far vincere l’Ungheria (fiba.basketbal).

Al rientro in campo Bogdanovic segna subito la tripla del +10 per la Serbia, ma Keller segna poi per il -8 ungherese. I serbi provano ancora ad allungare, però Perl e i suoi tengono botta i primi minuti. Poi Macvan e Jovic trascinano la Serbia a +17, grazie ad un parziale di 8-0. L’Ungheria allora reagisce con Hanga e Perl, lasciando solo due punti ai serbi, ma non basta per riequilibrare la gara. Così la Serbia torna a dominare e chiude il quarto a +16. L’ultimo periodo inizia con un parziale di 9-0 degli ungheresi, che trascinati da Ferencz arrivano fino al -7. Macvan e Marjanovic allora danno il colpo di grazia e i serbi chiudono definitivamente la gara con un parziale di 8-0. Perl è l’ultimo a mollare per l’Ungheria, che tenta ancora la disperata rimonta. La Serbia, però, controlla senza problemi e resta a +9, per poi tornare a +11 con Lucic. L’Ungheria rende meno amara la sconfitta chiudendo a -8 la partita, ma non basta, il risultato non cambia: la Serbia vince 86-78.

TABELLINI:

Risultato finale: Serbia 86 – Ungheria 78

Parziali: 24-16; 24-25; 21-12; 17-25

Serbia: Macvan 14; Bogdanovic 17, Lucic 7, Miloslavlejic 4, Bircevic 0, Stimac ne, Lazic 0, Micic 0, Guduric 0, Jovic 9, Kuzmic 17, Marjanovic 12

Ungheria: Rujak 0, Allen 3, Keller 8, Wittman 0, Hanga 1, Vojvoda 11, Kovacs ne, Toth 0, Ferencz 15, Perl 21, Karahodzic 6, Eilingsfled 4

Immagine in evidenza tratta da fiba.basketball

Fabio Silietti

10 thoughts on “Kuzmic e la Serbia non sbagliano: Ungheria battuta e quarti di finale conquistati

  1. Italia-Lituania del 2004 senza Basile. I serbi però hanno già “pianto il morto” e cercato la provocazione con Danilovic, per cui… occhio… anche loro un po’ sotto se la fanno!

  2. La differenza sarà tra quanto loro riusciranno a punirci sotto i tabelloni, e quanto noi riusciremo ad attaccare i loro lunghi sui giochi a 2. Fondamentale il perimetro per togliere i rifornimenti sotto, e spezzare il p’n’r di Bogdanovic.

    1. Diciamo che possiamo giocarcela, rispetto ad altre versioni della Serbia. Se avessero avuto Teodosic, Bjelica, Jokic, Kalinic, c’era solo da cercare di non andare sotto di oltre venti punti.

    1. Dipende anche da come difende l’avversario, bastano 20 centimetri di spazio in più concesso per alzare le percentuali. Per dire, la Lituania che sembrava implacabile nel tiro da tre, contro la Grecia ha tirato sotto al 30%.

  3. Da quello che ho visto sembra abbiano giocato a bassi regimi, gli avversari non ci hanno mai creduto troppo, ad ogni riavvicinamento venivano prontamente respinti.

    Sarà importante la difesa sui lunghi grossi e tecnici, come tradizione, però possono essere messi in difficoltà muovendoli con il nostro attacco molto esterno.

  4. Però un po’ di ascelle pezzate gliele hanno fatte venire. Non dico che possiamo farcela ma se non ci addormentiamo per un quarto e Messina fa i cambi giusti abbiamo qualche speranza.

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