Ramagli

Verso Sassari-Bologna, le parole di Ramagli e Pasquini

Pagelle Serie A

Coach Alessandro Ramagli ha presentato oggi (21 Ottobre ndr) la sfida di domenica sera contro Sassari. Ecco le parole del coach bianconero

“Sassari è una squadra che ha quattro stelle dal punto di vista delle potenzialità. Dopo Trento è la squadra che di nuovo ci riporta ad una sfida con chi è abituato a navigare nella parte alta della classifica. E’ una squadra che gioca con un alto numero di possessi; è la squadra che segna di più in campionato ed usa molto i blocchi sulla palla. Gli esterni sono dei grandi realizzatori; i lunghi, uno dei migliori Jones, riescono a prendere vantaggio con stazza e tecnica. Ci sono tre playmaker, Hatcer che è appena rientrato, Stipcevic che ha la palla nelle mani quando conta. E poi Marco Spissu che noi conosciamo molto bene e che ha avuto molti minuti in questo inizio di campionato per l’infortunio di Hatcer. Sassari ha vinto facilmente in casa, ha perso a Torino contro una squadra molto forte, punto a punto. Può essere considerato a tutti gli effetti un big match. Sassari una squadra di grande potenziale, molto profonda: sta facendo le coppe e per questo deve ancora raffinare alcune parti del suo gioco. Una squadra destinata a giocare per entrare nei playoff, con ambizioni importanti. In questo momento rappresenta la nobiltà della pallacanestro italiana.”

Una partite chiave? “Non è una partita chiave di volta, perché non ce ne sono nell’immediato futuro. E’ comunque un test, perchè giochi contro una squadra forte, come con Trento e sul campo difficile di Pesaro. Questo è un test per l’eccellenza della classifica. Non può essere però una chiave di volta.

Cambia qualcosa con Stefano Gentile? “Abbiamo uno in più anche se, con Pajola, non abbiamo avuto meno. Non sono molti i giocatori che a 17 anni e mezzo giocano minuti importanti e sono competitivi. Non dovremmo fare che il rientro di Stefano cancelli l’efficienza di Pajola. E’ ovvio che oggi abbiamo un rendimento più costante da parte solo di alcuni. Dovremo equilibrare i vari quintetti che metteremo in campo.

“Sassari è una squadra che ti mette alle corde. Difensivamente noi dovremo essere bravi: sarà un bel test perché in alcune cose meglio di loro non c’è nessuno. Noi siamo ad oggi il miglior attacco del campionato per punti per possesso, Sassari è seconda giocando una pallacanestro diversa da noi. Siamo la terza migliore difesa per punti per possesso, ma tre partite possono solo indicare un trend: se alla fine di questo test noi usciamo rafforzati difensivamente significa che la nostra difesa viaggia su ritmi alti. Conterà quanto saremo efficienti possesso per possesso: essere efficienti anche nello sporcare i loro possessi.”

Il ritorno di Spissu? “Quando un giocatore ha la capacità di crescere a Reggio Calabria o Tortona, arrivando alla Virtus e finendo da protagonista, c’è molto di suo, poco di mio. Ci sono meriti di chi lo ha allenato ma la maggior parte dei meriti ce li ha lui. Prima dell’inizio dell’anno scorso qualcuno disse “volete riempire il palazzetto con Spissu e Spizzichini?”. Ecco direi che quando qualcuno deve sparare una sciocchezza è pensarci, si dia al calcio.”

Alessandro Gentile? “Ha ricominciato dalle cose semplici. Qualcuno diceva che non poteva difendere e si è messo a difendere. Prende 9 rimbalzi a partita ed è il migliore realizzatore per punti in contropiede. Si è riguadagnato la maglia azzurra mentre queste persone che ne capiscono tanto non li vedo da nessuna parte.”

Fonte: bolognabasket.it

Questa mattina (20 Ottobre ndr), nella Club House societaria, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti in vista della gara che domenica vedrà il Banco impegnato al PalaDozza contro la Virtus Bologna

“Andiamo a Bologna contro una squadra che ha grande ambizione, che ha costruito un roster di livello importante e che nella prima partita in casa contro Capo d’Orlando ha sfruttato la grande energia data dal pubblico, dall’ambiente al PalaDozza, per aggredire subito la partita. Dovremo essere bravi a fare attenzione all’approccio della partita e a contrastare quelle che sono le loro qualità migliori, il fatto di giocare in velocità, di giocare molte situazioni di isolamento di uno contro uno sia per Gentile che per Aradori, di sfruttare il talento e la fisicità che hanno anche per avvicinarsi a canestro, da Slaughter a Umeh a Ndoja a Lafayette, tutti giocatori con esperienza e qualità per fare sempre la giocata importante e decisiva nel momento che conta, come successo la settimana scorsa contro Pesaro.  Noi ci stiamo preparando bene, abbiamo lavorato bene ieri, continuiamo a lavorare su di noi per crescere a livello di squadra e cercando di capire quello che ci manca e cosa serve nei momenti in cui la palla pesa”.

La squadra è nuova e inevitabilmente i meccanismi di difesa sono ancora in costruzione, quindi è di rigore in questo momento essere in grado di tenere l’uno contro uno…

“Il concetto è molto semplice: a livello offensivo una squadra nuova ha bisogno di tre mesi, a livello difensivo puoi trovare la quadratura dopo un mese, un mese e mezzo, partendo da una base importante che deve essere la capacità di tenere l’uno contro uno e la capacità di essere svegli e pronti dal lato debole. Questo è quello su cui stiamo lavorando tanto adesso”.

Abbiamo visto un buon rientro di Hatcher, fattore importante per l’assetto del gruppo…

“Direi di sì. Purtroppo mercoledì è arrivato  alla fine un po’ in riserva perché avrebbe dovuto giocare 7-8 minuti invece lo abbiamo fatto giocare per 14. Lo vedevo bene e mi faceva piacere che fosse in grado di toccare la palla quando contava. Non si discute il giocatore,  l’esperienza che ci può dare e la sua capacità di leggere il gioco. Quando i meccanismi della difesa saranno rodati – e per questo serve un po’ di tempo e ci stiamo lavorando tanto – e nel momento in cui sia Hatcher sia Bamforth andranno dentro al sistema della squadra, sicuramente miglioreremo e troveremo la quadra.”

Fonte: Ufficio stampa Dinamo Banco di Sardegna

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