F8 – le pagelle di Avellino-Milano: Rakim Sanders è troppo forte per tutti; a lui il premio di MVP

Pagelle Serie A

Scandone Sidigas Avellino

nunnally avellino

Mattia Norcino: s.v.

Joe Ragland: 6. Il grande ex della partita, cacciato da Milano in estate, non gioca una partita particolarmente brillante ma nemmeno insufficiente. Senza infamia e senza lode.

Marques Green: 6. Molto male in attacco l’esperto playmaker avellinese che non segna mai su azione ma c’è anche da dire che è parecchio sfortunato perché almeno due triple, che sembravano dentro, sono uscite ingiustamente. Dà esperienza e carisma e distribuisce assist divinamente.

Benas Veikalas: 5. Eroe del Quarto di Finale contro Reggio Emilia, Veikalas è completamente in ombra per tutto il match e la sua insufficienza è netta. Sarebbe anche più grave se non avesse giocato solamente 12 minuti.

Alex Acker: 5. Brutta partita dell’esterno avellinese, colpevole anche di aver perso quella palla che ha portato alla schiacciata di Sander ad inizio quarto periodo, canestro che ha messo una seria ipoteca sulla vittoria finale di Milano.

Maarten Leunen: 5.5. Solo 3 punti per lui in 28 minuti di gioco. In difesa soffre tantissimo la presenza di Rakim Sanders e in attacco si prende pochissime responsabilità, soprattutto in momenti cruciali della partita.

Riccardo Cervi: 5. Nemmeno lui, come l’ex canturino dell’Oregon, riesce a ripetere le belle prestazioni fatte vedere negli ultimi due mesi. Dato esemplificativo della sua brutta partita  è l’aver catturato solo due rimbalzi in tutto il match, lui che è alto 2.14.

Giovanni Severini: s.v.

James Nunnally: 7.5. Solita ottima prestazione di Nunnally che chiude con 25 punti e 7 falli subiti. Inizia male ma poi ritorna ad essere il fulcro offensivo degli irpini. Notevole anche la schiacciata nel finale a partita conclusa. Personalità.

Giovanni Pini: 6.5. Intelligente prestazione di Pini che ha seriamente messo in difficoltà la difesa milanese in più occasioni. Parte bene in palleggio incrociato più volte e si guadagna due falli nel secondo quarto molto interessanti.

Ivan Buva: 6.5. Classica silente prestazione del lungo nativo di Zagabria che, con il suo tradizionale semigancio, ne appoggia 13, tirando 6/10 da due. Da rivedere alcune scelte offensive e, soprattutto, da migliorare i tagliafuori in talune circostanze, mancati tagliafuori che hanno portato rimbalzi offensivi in casa Milano e conseguenti canestri.

Salvatore Parlato: s.v.

All. Stefano “Pino” Sacripanti: 7. Voto che non comprende solo questa partita ma tutto il percorso che ha portato la Sidigas a giocarsi la finale di Coppa Italia praticamente fino alla fine. Ha rinsaldato un gruppo in difficoltà, li ha portati a vincere 7 partite di fila in campionato e ha fatto fare loro tre prestazioni eccellenti in queste Beko Final Eight. Ragioniere (mestiere che ha sapientemente appreso dal padre).

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Jamel McLean: 6. Ci si sarebbe aspettato molto di più da Repesa, soprattutto contro dei lunghi molto presenti ma poco atletici come quelli della Sidigas. Nonostante questo, sufficienza estremamente meritata perché ha comunque chiuso con 15 punti e 6 rimbalzi, mica male.

Oliver Lafayette: 5.5. Impiegato parecchio da Repesa (25 minuti) ma spesso assente dal gioco. Litiga con il ferro (1/7 dal campo) però passa la palla come nessuno, indimenticabile l’assist nel quarto quarto per la schiacciata ammazza partita di McLean

Alessandro Gentile: s.v.

Andrea Amato: s.v.

Bruno Cerella: 6.5. Meriterebbe un 10 solo per essere sceso in campo oggi ma la più che sufficienza è legata, non tanto alla sua presenza offensiva, ma a quella difensiva, ai 5 rimbalzi conquistati, di cui 3 offensivi. Stoico.

Mantas Kalnietis: 5.5. E’ arrivato da pochissimo in Lombardia, perciò ha bisogno ancora un po’ di tempo per integrarsi, ma oggi ha tirato molto male dal campo, solo 2 su 10. Ci mette fisicità e grinta ma avrebbe dovuto sfruttare maggiormente i circa trenta centimetri di vantaggio sul play avellinese Green.

Milan Macvan: 7.5. Se non ci fosse stato quel numero 21 ex Sassari, lui sarebbe stato indubbiamente l’MVP di questo match. Unisce presenza fisica a qualità e Riccardo Cervi subisce tantissimo la sua bidimensionalità.

Daniele Magro: 6. Sufficiente prestazione del centro che parte in quintetto e dà tantissima sostanza quando viene chiamato in causa. Ammirabile.

Andrea Cinciarini: 7. Finalmente il Cincia si sta integrando in questo gruppo: intelligenza da gregario ma cuore da protagonista, con tanti punti e rimbalzi. La tripla del +15 nel quarto quarto ha ucciso definitivamente il match. Grande traguardo per un italiano che è arrivato in altissimo facendo tantissima gavetta.

Rakim Sanders: 8.5. Praticamente perfetto in questa partita e, difatti, è stato nominato MVP della Beko Final Eight 2016. Aveva lasciato l’Italia con un titolo di MVP, facendo piangere l’Olimpia Milano, ci è ritornato conquistandone un altro, facendola godere, riportando la Coppa Italia a Milano dopo vent’anni. Emozionante.

Charles Jenkins: 6.5. Parte bene, piazza un paio di bombe nel primo tempo che sembrano poter dare il largo a Milano ma poi si spegne nel secondo tempo, giocando poco e non brillando particolarmente: 7 nel primo tempo, 6 nel secondo, 6.5 voto finale.

Krunoslav Simon: 5.5. Non bene questa sera il croato che soffre parecchio il problema legato ai falli e quindi sta poco sul parquet rispetto al solito (solamente 20 minuti in campo per lui). Bisogna dire anche che con un Sanders così straripante è dura eccellere, anche se l’americano è stato spesso impiegato da 4.

All. Jasmin Repesa: 6.5. Prende la decisione di schierare Kalnietis al posto di Batista ma, soprattutto, decide di impiegare tantissimo Rakim Sanders da 4 e qui sta la chiave della partita: Leunen non lo tiene mai in uno contro uno e riesce a compensare con l’atletismo i centimetri che deve a Buva o allo stesso Maarty Leunen.

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