A2 GOLD: Sembrano finiti i guai per Barcellona, sembrano…

Serie A2 News

“Basket Barcellona è lieta di annunciare di avere raggiunto un accordo di sponsorizzazione per l’anno sportivo 2014/2015 con la Canditfrucht Spa di Barcellona Pozzo di Gotto, azienda leader nella produzione e commercializzazione di succhi di frutta naturali, per promuovere il nuovo il prodotto “Orange Moon” su tutti i parquet d’Italia.La società Basket Barcellona ringrazia la Canditfrucht Spa che ha permesso tramite l’Avv. Roberta Biondo ed il Dott. Fedele Genovese unitamente al General Manager Giovanni Perdichizzi il raggiungimento di tale partnership che consentirà la conclusione del campionato fino ad oggi fortemente a rischio, nonché la prosecuzione del progetto Basket a Barcellona P.G.”

Con questo accordo sottoscritto due giorni fa, la società messinese sembrava essere uscita dal baratro in cui stava precipitando: ora, infatti, ci sono i soldi per finire la stagione dignitosamente. Tuttavia, una volta risaliti dal precipizio, le grane sono tornate: stavolta per i giocatori, che nel periodo di sciopero non si sono allenati e alcuni di loro erano già pronti con le valigie in mano. Altri invece sono andati ben oltre: Kelley, secondo quanto riferito da “Sportando“, sembra aver già risolto il contratto e non sarà quindi in campo per l’importante match contro la capolista Verona. Al match inoltre sarà assente Borra, che ha lasciato la squadra per motivi personali, ma da settimana prossima tornerà a pieno regime. L’intrigo più importante, però, ora riguarda invece la superstar della squadra Shepherd: secondo quanto riferito da “La prealpina“, Varese sarebbe sulle tracce del giocatore canadese per rimpiazzare l’infortunato Diawara. Sarebbe un buonissimo affare low cost, considerando che dopo la grande stagione ad Omegna in A2 Silver, il cotonou (Shepherd ha passaporto giamaicano) sta viaggiando agli stessi livelli anche in A2 Gold.

La decisione del giocatore potrebbe spostare gli equilibri di una società che ha ancora da rimettere a posto la baracca. Non è ancora finita.

Federico Gaibotti

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