Anche Lionel Hollins critica Deron Williams: “Non è più un giocatore-franchigia”

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Qualche settimana fa, prima dell’inizio dei Playoffs, Paul Pierce aveva criticato i Brooklyn Nets ed in particolare Deron Williams per l’attitudine tenuta negli ultimi due anni nonostante un ottimo potenziale. La squadra, completata la trade che aveva portato The Truth e Kevin Garnett sulle rive dell’Hudson, puntava a molto più che un secondo turno conquistato nella passata stagione. In questa post-season, i Nets sono durati sei partite contro gli Atlanta Hawks, risultato che forse ha addirittura sorpreso in positivo viste le aspettative che si avevano per la squadra allenata da Lionel Hollins.

Contro Atlanta, Deron Williams non ha giocato una grande serie, confermandosi l’ombra del giocatore ammirato a Salt Lake City fino a qualche anno fa. Il playmaker dei Nets ha mantenuto 11.8 punti, 6.2 rimbalzi e 5.5 assist di media, con l’unico sobbalzo in occasione di Gara-4 che è valsa il momentaneo pareggio sul 2-2 da parte di Brooklyn. D-Will per il resto è andato addirittura peggio che in stagione regolare, segnando rispettivamente 2, 3 e 5 punti in Gara-2, Gara-3 e Gara-5.

Anche Lionel Hollins non ha potuto nascondere l’amarezza per le recenti prestazioni del proprio playmaker, come dichiarato ad ESPN:

Deron Williams non è più un giocatore-franchigia. E’ un buon giocatore, solido, ma non penso che sia più un giocatore-franchigia. Questa è la mia opinione e sono fiero del modo in cui ha risposto in questa serie, so quanta pressione ci sia su di lui perché sia il volto di questa squadra. Si parla di un giocatore, ma a noi serve una squadra. Dobbiamo andare in campo tutti e giocare duro, di squadra, passarci la palla. Se un compagno è libero deve segnare, se non lo è deve passare la palla ad un altro. Secondo me è questo il basket. Se non si ha un giocatore-franchigia, non significa che non si possa vincere. Ci sono squadre che hanno conquistato anelli senza avere quello che tutti chiamano un giocatore-franchigia.

Francesco Manzi

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