nba 75 list

Basket NBA, chi soffierà lo scettro ai Bucks?

NBA News

La corsa al titolo di campione del mondo di basket (così come amano ribattezzarsi al di là dell’oceano) in NBA è appena cominciata e quella che è partita, come di consueto, a metà ottobre già si preannuncia essere una stagione ricca di pathos ed emozioni, come nel più classico dei copioni per quanto concerne il campionato di pallacanestro nordamericano.

Ci siamo lasciati a giugno con la vittoria dell’anello da parte dei Milwaukee Bucks, tornati sul tetto d’America dopo 50 anni dal primo (e, sino ad allora, unico) successo in NBA. Dopo una turbolenta estate, segnata da tanti scambi e da un mercato dei free agent che non ha mancato di stupire, il torneo di basket più prestigioso al mondo è ricominciato ancora nel segno di Giannis Antetokounmpo e compagni che, per tutti gli analisti delle scommesse di nba restano tra le formazioni favorite per la vittoria finale.

Ma la concorrenza, sia nella Western che nella Eastern Conference, sarà più che mai agguerrita. Partiamo dalla costa del Pacifico dove tutti gli occhi sono puntati sui Los Angeles Lakers, campioni in NBA per l’ultima volta nella stagione 2019/20. La società della città degli angeli quest’anno si è presentata ai nastri di partenza del campionato profondamente rivoluzionata rispetto a dodici mesi fa. Agli ordini di coach Frank Vogel ci sono sempre i due senatori LeBron James e Anthony Davis, entrambi però alle prese con i postumi degli ultimi infortuni che hanno costretto i due All Star a saltare la maggior parte delle partite della scorsa stagione, playoff compresi.

Ma accanto a Davis e a King James (ancora una volta in vacanza quest’estate nel mare italiano tra Capri e Ponza), la proprietà gialloviola ha voluto fare le cose in grande e portare all’ombra della Hollywood Sign nomi del calibro di Russell Westbrook (MVP del 2017 e recordman di triple in NBA), Carmelo Anthony (nella top ten dei marcatori in NBA di tutti i tempi), Rajon Rondo (tornato ai Lakers dopo aver vinto l’anello nel 2020 insieme a Dwight Howard), DeAndre Jordan e Trevor Ariza (già campione nel 2009 in NBA con i Lakers dell’indimenticato Kobe Bryant). Una vera e propria corazzata che, al netto dell’età (eccezion fatta per Davis che è un classe 1993 il quintetto base ha una età media di oltre 36 anni), sulla carta non dovrebbe avere rivali in questa stagione.

Eppure, l’inizio dei Lakers non è stato dei più promettenti. Colpa, come detto, dei tanti infortuni che stanno affliggendo lo spogliatoio di Vogel (Davis, James, Ariza solo per citare alcuni giocatori top acciaccati) e di una chimica di squadra che fatica ancora ad essere trovata. Vogel avrà il suo bel da fare ma è chiaro che quando tutti i nuovi avranno imparato a conoscersi, almeno a Ovest non ce ne sarà per nessuno.

Non la pensano così i Golden State Warriors, la franchigia che ha giocato cinque volte di fila le finali NBA dal 2015 al 2019, vincendo tre anelli, ma che nelle ultime due stagioni non è riuscita ad andare oltre il 50% di vittorie nella regular season, compresa l’ultima che ha visto in campo con la maglia della franchigia della Bay Area l’italiano Nico Mannion, uscito dal contratto (a sorpresa) con i Warriors per giocare con la Virtus Bologna in Serie A.

Quest’anno Steph Curry sembra essere rinato mentre Klay Thompson è pronto per tornare a giocare dopo un lungo infortunio (rottura del crociato e del tendine d’Achille) che lo ha tenuto lontano dal parquet per oltre due anni. Con Thompson – e quindi con i big three di nuovo in campo (Curry, Draymond Green e Klay) – la formazione della baia di San Francisco reciterà certamente la parte del protagonista a Ovest.

A lottare per un posto al sole a Est, oltre ai Bucks, troviamo i Brooklyn Nets di Kevin Durant (alle prese con la grana Kyrie Irving, messo fuori squadra per motivi disciplinari) e gli Atlanta Hawks del “nostro” Danilo Gallinari, la vera sorpresa del campionato 2020/21. L’ex Olimpia Milano insieme alla stella Trae Young hanno trascinato le aquile fino alle finali di Conference, perdendo soltanto contro i Bucks.

Quest’anno l’obiettivo è di arrivare ai playoff ancora una volta in fondo al proprio raggruppamento e di tentare l’assalto alle finali NBA.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.