Bufera a Venezia: polemica Crabs-Reyer sul caso Akele

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Nella giornata di ieri è scoppiata una asprissima polemica tra la società Crabs Venezia e la Umana Reyer. I granchi hanno espresso chiaramente la loro posizione sul caso Akele, lanciando accuse pesantissime verso la Reyer e soprattutto verso il responsabile del settore giovanile Francesco Benedetti. Ecco il comunicato.

LE POCHE LUCI E LE MOLTE OMBRE DEL “CASO AKELE”.

Siamo con Nikola,senza se e senza ma.
Diamo il nostro totale e incondizionato appoggio alla scelta coraggiosa del ragazzo ,fatta autonomamente,con la propria testa e sulle proprie gambe,ed esprimiamo solidarietà alla famiglia del ragazzo.
Nikola si è ribellato ad un tentativo di controllo da parte della società “UMANA REYER VENEZIAMESTRE” su di lui;tentativo assurdo nei parametri ,non tanto economici ma temporali,frutto di un ricatto legato alla “fiaba a lieto fine” che tanto lieto fine non ha.Perchè Nikola vuole che le cose si concludano senza che nessuno si “faccia male” e propone alla Reyer un triennale(in modo tale da svincolarsi al termine) ,che non viene accettato;il concetto è: tu sei mia proprietà fin quando lo decido io.
Ma andiamo per ordine.Questa è l’inizio della “fiaba”.
Nikola Akele è un ragazzo ,classe ’95,di Montebelluna,con un indiscusso talento per la palla a spicchi.Come molti giovani che praticano la pallacanestro,sogna di arrivare il più in alto possibile,e questo non è di certo una colpa.
Viene prelevato dalla società di Montebelluna non ancora adolescente per approdare a Venezia,e su di lui vengono fatti investimenti,ma soprattutto di immagine.
Ha una famiglia numerosa,diversi fratelli,e il sogno di giocare in una società di livello diventa realtà e possibilita’ di riscatto per aiutare,un domani, la propria famiglia.Nikola ,in poco tempo,diventa il simbolo del settore giovanile e,viste le qualita’ evidenti,in breve entra nel giro della prima squadra.
Nella stagione 2013/2014 si conquista definitivamente le rotazioni della serie A orogranata,conciliando il “tempo libero” anche con l’under19 nazionale e la serie c regionale di Favaro,e ottiene riconoscimenti anche nelle nazionali giovanili,di cui fa parte in pianta stabile.
Di fatto Nikola entra nelle grazie(anche per il roster ridotto) di coach Markowsky,e guadagna, in più di qualche partita,lo spazio in quintetto base a fianco,e contro,i campioni.
Si,i campioni,quelli che quando va male beccano 100mila euro l’anno.Ma a Nikola non interessa,a lui basta giocare e tutelare il suo futuro,perchè il denaro è sporco.Talmente sporco che la società,e il settore giovanile abilmente orchestrato da Francesco Benedetti,gli “erogano” 100(CENTO!) euro al mese.25 euro alla settimana.questo è il budget perchè la fiaba di Nikola continui.Ma ,di sicuro,la cifra verrà compensata dati altri servizi,quali la foresteria,pranzi e cene a volontà.
Appunto,la foresteria.
In foresteria,lo scorso anno,vivevano in 8,con un contributo irrisorio per pagarsi detersivi,merende,pranzi e cene.Talmente irrisorio che solo grazie al buon cuore di alcune mamme dei ragazzi del settore giovanile che davano qualche aiuto di tempo e denaro(gratuitamente),si poteva quadrare il bilancio,nonostante Mr. umana fosse famoso per AVER INVESTITO SOPRATTUTTO NEL SETTORE GIOVANILE.
Il settore giovanile,diretto da Francesco Benedetti,è colmo di ombre.
innanzitutto,non è ancora chiaro come mai Benedetti abbia lasciato treviso.In realtà è stato cacciato,per comportamenti non consoni a chi a che fare con ragazzi,e anche nella sua carriera orogranata,è stato più volte allontanato dal presenziare alle trasferte delle varie squadre giovanili.Nelle fiabe compare spesso l’orco,ma non vogliamo crederci.Per ora.
Quello a cui crediamo è che ,come tutto all’ interno di Reyer vuole funzionare in maniera interinale,cosi anche i giovani vengono trattati alla stregua di cose,mercificati e poi abbandonati,utili solo per il rendiconto di Brugnaro e dei suoi scagnozzi.
Perchè se non è sfruttamento far giocare un ragazzo da professionista,con e contro i professionisti,a 100(cento) euro al mese,trovate una diversa definizione di questo.
Come squadra di basket amatoriale ,antirazzista e anti dicriminatoria,non potevamo non denunciare l’ennesima dimostrazione di quanto Brugnaro usi Reyer per i suoi fini economici distorti allo stesso modo di come utilizza Umana: senza scrupoli,schiavizzando e violentando la dignità delle persone.
MA OGNI TANTO,QUALCUNO NON CI STA.
Nikola è stato il primo,ma crediamo non sarà l’ultimo.invitiamo tutti,genitori,giovani atleti,tesserati vari e tifosi a fare outing sul marcio che regna su questa società.la Dignità non è un contratto per un agenzia interinale.
la dignità è vita.

CRABS VENEZIA-PALLACANESTRO ANTIRAZZISTA

La risposta dell’Umana non si è fatta attendere ed è arrivata tramite un comunicato che promette battaglia, che vi riportiamo di seguito.

In seguito al comunicato diffuso dalla associazione Crabs Venezia tramite la propria pagina Facebook, contenente informazioni false, tendenziose ed estremamente lesive dell’immagine dell’Umana Reyer e dei suoi collaboratori, la società orogranata informa di aver dato mandato ai propri legali di tutelare la società stessa con ogni mezzo legale, compresa la querela ove ve ne siano gli estremi. Scopo dell’eventuale azione legale sarà inoltre di identificare chi e perché, nascondendosi dietro tale sigla, abbia attaccato in modo strumentale la società e le persone che vi collaborano, utilizzando gravissime illazioni.

La sensazione è che la vicenda sia destinata ad accogliere nuovi sviluppi, che continueremo a seguire.

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