Cantù vuole ripartire dai suoi tre pilastri: Marco Sodini, Randy Culpepper e Jeremy Chappell

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La Red October Cantù, matematicamente salva, sta già pensando alla prossima stagione, che sarà sempre in Serie A, nonostante un inizio di annata complicatissimo ma, con il passare dei mesi, le nuvole si sono sempre più diradate fino ad oggi, con l’obiettivo playoff stampato a carattere cubitali su tutti gli organi di stampa da Marco Sodini.

È proprio dal tecnico viareggino che la società di Gerasimenko vuole ripartire: infatti il contratto di Sodini ha scadenza a giugno 2018 ma l’idea è quella di rinnovare per un altro anno con opzione sul 2019-2020.
Insieme allo staff tecnico, l’idea è quella di confermare due dei giocatori più rappresentativi del gruppo: Randy Culpepper e Jeremy Chappell. Entrambi stanno vivendo un’ottima stagione, forse la migliore da quando sono in Europa, e hanno trovato in Cantù l’habitat ideale dove potersi esprimere. Oggettivamente l’età (29 quest’anno il primo e 31 il secondo) potrebbe rendere difficile un eventuale “contrattone” da parte di qualche team europeo, senza dimenticare che il #3 è il giocatore in assoluto preferito dal patron ucraino e sappiamo che, quando si affeziona a qualche giocatore, fa veramente di tutto – e anche di più – per trattenerlo.

Jaime Smith e Perry Ellis sono da valutare, ma per due motivi diversi: il primo potrebbe ricevere un’importante offerta a livello economico da qualche altra parte mentre il secondo è ancora un oggetto misterioso, visto che ha giocato solamente sei gare senza mai brillare.
Christian Burns difficilmente resterà, lo status da italiano fa gola veramente a tanti – Milano e Bologna su tutti – e, sempre sul fronte italiani, sicura la permanenza di Salvatore Parrillo, amato da tutti e che ben si trova a Cantù. David Cournooh ed Andrea Crosariol non hanno ancora deciso cosa fare del proprio destino e sicuramente non lo faranno prima della fine della stagione in corso.

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