Caserta, tra salvezza e cambio di proprietà

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La Pasta Reggia Caserta si appresta a vivere un finale di stagione palpitante, con l’obiettivo salvezza ancora distante ma più raggiungibile di qualche settimana addietro e le voci su un possibile cambio di proprietà con protagonista la fondazione costituenda “C’E'”. A tal proposito, tramite un comunicato sul sito della società, ha voluto far chiarezza Raffaele Iavazzi, attuale azionista di maggioranza della squadra campana. Ecco le sue parole:

In relazione alla proposta inoltratami da Carlo Barbagallo a nome di una costituenda Fondazione “C’E’ ” per rilevare il pacchetto di maggioranza delle quote societarie, ritengo che in questo delicato momento sia assolutamente prioritario concentrare tutti gli sforzi sull’obiettivo della salvezza, per la quale continuiamo a lottare e nella quale continuiamo a credere con tutte le nostre forze.
Considerato che mancano poco più di quindici giorni per la fine del campionato, ho dato a Carlo la mia disponibilità ad affrontare in maniera concreta la questione immediatamente dopo.
Per ora, tutti assieme, difendiAmolA!

Caserta si concentra dunque sul suo obiettivo in campo, ma non chiude le porte ad eventuali cambiamenti futuri. Nel frattempo, è probabile che agli uomini di Esposito venga restituito il punto di penalizzazione inflittole nel girone d’andata per il ritardo nel pagamento della rata Irpef. A breve sarà infatti fissata la data dell’udienza in cui il CONI esaminerà il ricorso della Pasta Reggia contro la penalizzazione subita. Nell’ambiente campano circola infatti ottimismo, così come han fatto capire le parole dell’ex presidente Carlo Barbagallo alla trasmissione radiofonica “Cestisticamente Parlando”, dove ha nuovamente sostenuto come il ritardo nel pagamento sia stato dovuto ad un errore tecnico della banca che avrebbe dovuto attestarlo. Una decisione verrà presa entro il 10 maggio.

Considerando che Caserta in caso di sconfitta contro Sassari nel prossimo week-end e contemporanea vittoria di Pesaro sarebbe matematicamente retrocessa, è paradossale che possa essere rimessa in gioco qualche giorno dopo dalla correzione di una precedente sentenza. Prescindendo da chi possa avere ragione o meno, la situazione è quantomeno strana. 

 

 

Bernardo Cianfrocca

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