Finito Eurobasket, Dairis Bertans è sbarcato in Italia per presentarsi ai suoi nuovi tifosi dell’Olimpia Milano.
Sono molto contento di essere qui, di aver firmato per un grande club e un’organizzazione solida. Adesso sono concentrato sulla stagione e felice di vivere a Milano, che è probabilmente una delle più belle città d’Europa. Giocare a basket e vivere qui è una bella prospettiva. Per il mio ruolo in questa squadra è difficile dirlo adesso, questi sono i primi allenamenti insieme e i prossimi diranno cosa posso dare alla squadra e quale ruolo avrò, non solo io ma tutti i nuovi ragazzi.
Bertans ha poi parlato degli Europei con la Lettonia, che lo hanno visto protagonista con i suoi 11.1 punti, 5.3 assist e 3.3 rimbalzi a partita, conditi da un 41.4% al tiro sia da due che da tre punti.
Ovviamente sono ancora un po’ arrabbiato per non aver raggiunto la semifinale e non aver battuto la Slovenia, che poi si è dimostrata la miglior squadra del torneo. Alla fine abbiamo chiuso al quinto posto, che è il miglior risultato di sempre per noi degli ultimi 80 anni (in cui la Lettonia ha vinto gli Europei nel ’35 ed è arrivata seconda nel ’39). Abbiamo restituito speranza alla gente che in Lettonia segue il basket. Quando sono tornato a Riga, tantissima gente mi ha avvicinato per dirmi che eravamo stati bravi, che ci avevano seguito e fatto il tifo dalla tv, piangendo e soffrendo insieme a noi. Non abbiamo vinto la medaglia ma abbiamo lasciato alle spalle belle sensazioni.
Il neo giocatore dell’EA7 ha speso belle parole per il compagno in Nazionale Kristaps Porzingis:
E’ facile giocare con un giocatore come lui, aiuta tutti e tutti sono migliori perché le squadre si concentrano completamente su di lui e ci sono spazi e opportunità migliori per gli altri. E’ facile giocare con uno così.
Bertans ha poi parlato delle sue esperienze cestistiche fuori dalla Lettonia, al Bilbao Berri (2013 – 16) ed il Darussafaka (la scorsa stagione):
Andare a giocare a Bilbao per me è stato un grande salto. Fino a quel momento avevo giocato solo in Lettonia e saltare dalla Lettonia alla Liga ACB, che era probabilmente una delle leghe migliori in Europa, è notevole. Ma fin dal primo momento ho avuto un ruolo importante e ho giocato bene. Lì ho realizzato che potevo farcela anche ai massimi livelli. al Darussafaka invece è stata dura, era la mia prima volta al livello più alto che ci sia in Europa, ma mi sono adattato bene e con il tempo ogni volta che ho avuto la chance ho fatto bene. Per essere la mia prima esperienza è stata positiva, ma ora al secondo anno vorrei salire ancora di livello.
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