Dalla Serie B alle Last 32 di Eurocup: il volo dell’Aquila Trento

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When dreams come true: Trento è qualificata matematicamente alle Last 32 di Eurocup.

L’Aquila Basket Trento è una delle favole più belle che il nostro campionato abbia mai scritto. Tutti i grandi favolisti ci potrebbero insegnare che certe opere d’arte non si iniziano e concludono in una notte, ma soprattutto nessuna favola si scrive senza un brainstorming, una programmazione. Eccola, la parola che più si addice al volo di quest’Aquila.

Tutto ebbe inizio 20 anni fa in un capoluogo di provincia, che molto spesso si sottovaluta, qual è Trento: città stupenda. Il Castello del Buonconsiglio è un vero centro attrattivo della regione, senza dimenticare il MUSE, Museo delle Scienze, uno dei migliori d’Italia.
Proprio qui, nel 1995, nasce l’Aquila Basket Trento dalla fusione della Dolomiti Sport B.C. Trento e della Pallacanestro Villazzano. Cinque anni più tardi viene innalzato uno dei palazzetti più belli e confortevoli d’Italia, il PalaTrento, tant’è che l’Italbasket ha scelto questo luogo per allenarsi in vista delle rassegne europee o mondiali, abbandonando lo storico palazzetto bormiese in Valtellina.
In quest’arena è cresciuta prima una società di pallavolo che è arrivata in cima al mondo e poi una di pallacanestro che, piano piano, passo dopo passo, è arrivata proprio ieri sera alle Last 32 di Eurocup.

pascolo trentoTralasciando la storia passata nelle leghe minori, dalla D alla B1, nel maggio 2012 l’Aquila conquista una storica promozione in Legadue o Serie A2, come si chiama oggi. Tra i protagonisti di quel passaggio di categoria ci sono due ragazzi che ancora oggi fanno parte del progetto: Toto Forray e Davide “Dada” Pascolo (inoltre c’è anche quel Marco Spanghero che fino all’anno scorso dava il cambio al capitano in cabina di regia).
Trento crede fermamente in questi tre ragazzi e piano piano ne aggiunge altri che la renderanno grande: uno di questi arriverà nel giugno 2013, stiamo parlando di Filippo Baldi Rossi, Fill8 per gli amanti dei Social.
Durante il primo anno di A2 questi ragazzini, stiamo parlando di poco più che ventenni (a parte Forray), conquistano una Coppa Italia di A2, mentre Dada porta a casa il titolo MVP. L’anno seguente dominano il campionato ed ai Playoff umiliano Capo d’Orlando ma, in semifinale, compiono un vero e proprio miracolo contro Torino e gran parte del merito va sempre a quel Dada Pascolo, ben aiutato dagli altri sopracitati, soprattutto in gara 5, a cui va aggiunto un ottimo giocatore come Brandon Triche: è Serie A. Ma la storia non è finita qui, anzi.

trentoTrento in Serie A si posiziona quarta in classifica in stagione regolare, record di sempre per una neopromossa, vincendo titolo di MVP (Tony Mitchell), miglior allenatore (Buscaglia) e migliore General Manager (Trainotti, il vero collante di questo volo perentorio e magnifico), conquistando così un posto in Eurocup. Già, quella Trento, che cinque anni prima giocava in Serie A Dilettanti, disputa la seconda competizione europea per club. Abbiamo finito? No. No perché in Trentino non si accontentano mai. Forray, Pascolo e Baldi Rossi ci sono ancora e sono determinanti; Spanghero c’è stato fino all’anno scorso, per poi decidere quest’estate di andare a Verona. I giocatori che sono stati aggiunti quest’anno sono spettacolari, ma a tirare avanti la carretta son sempre questi tre. Ah, e parlando di programmazione, l’anno scorso Trainotti si è aggiudicato le prestazioni di un certo Diego Flaccadori per altri cinque anni, uno dal futuro assicurato ma che ha già un bel presente.

L’emblema di questo progetto è proprio il canestro messo a segno a 40 secondi dalla fine della partita contro Nanterre: realizzazione operaia e marcatura di Davide Pascolo, e chi avrebbe potuto metterlo se non proprio lui?

Last 32. 

Storia. 

Per il momento l’Aquila si è posata su una delle tantissime vette che si scorgono dalla Fontana del Nettuno, aspettando il momento propizio per tornare a spiccare il volo verso nuove vittorie. Ma state ben certi che non resterà a lungo a riposo.

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