Dall’incubo Bell all’Eurolega: storia di un sogno diventato realtà

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213106-400-629-1-100-eurolegalogoeuropapalloneCi sono momenti che non si dimenticano mai nella vita e questo, per i veri tifosi della Dinamo, è senza dubbio uno di quelli. Dopo 54 anni di storia, la Dinamo Sassari fa il suo esordio in Eurolega in quel di Novgorod (la partita si giocherà oggi alle 18, ndr). Sassari non è stata fortunata nel sorteggio, venendo inserita in un girone con squadre del calibro di Real Madrid, Zalgiris Kaunas, Efes Pilsen e Unics Kazan, la squadra vincitrice del mini-torneo di qualificazione che presenta tra le proprie fila James White, uno degli eroi del miracolo Dinamo.

Il mio racconto partirà da un momento preciso: la finale playoff contro Soresina.

Troy Bell, grazie alla palla rubata a Jason Rowe allo scadere di gara-3, relega la Dinamo a un altro anno di Legadue (court-side.com)
Troy Bell, grazie alla palla rubata a Jason Rowe allo scadere di gara-3, relega la Dinamo a un altro anno di Legadue (court-side.com)

La Dinamo, nella stagione 2008-2009, dopo un campionato giocato sempre ai vertici e aver sconfitto nell’ordine Jesi in 5 gare e Scafati in 3, arriva a giocarsi la prima finale promozione della sua storia contro la Vanoli Soresina (poi diventata Cremona). Dopo essere stata sconfitta in gara-1, Sassari riesce a ottenere il fattore campo a gara-2 grazie a 27 punti di Jason Rowe e arrivare così a gara-3 sul’1-1. Gara-3 è quella della svolta. La partita è sul 75-75 a pochi secondi dalla fine e la palla è nelle mani di Rowe. L’esperto Troy Bell, però, ruba palla al play di Buffalo, vola verso il canestro e con un tap-in regala a Soresina il vantaggio nella serie e la riacquisizione del fattore campo.
Gara-4 è una mera formalità, Soresina espugna un’altra volta il Palazzetto di Sassari e vola in Serie A-1.

La stagione 20092010 vede molti cambiamenti rispetto alla stagione precedente. Uno degli idoli dei tifosi quale Trent Whiting finisce a Imola insieme a Peter Ezugwu e il Presidente Mele decide di cambiare anche l’allenatore passando da Demis Cavina a Romeo Sacchetti, reduce da una stagione con Udine da dimenticare, finita con il suo esonero dopo 18 partite (5 vittorie e 13 sconfitte). Alla corte di coach  Sacchetti arrivano da Livorno il cecchino Marcelus Kemp e l’ex Rieti Jiri Hubalek e vengono confermati Rowe, Vanuzzo e Devecchi. Per la panchina, il GM Pinuccio Mele decide di ingaggiare Francesco Conti, Patrick Baldassarre, Tony Binetti e Davide Colombo. Unica conferma dalla panchina è quella di Alessandro Manca.

Jason Rowe, uno degli artefici della promozione della Dinamo in Serie A
Jason Rowe, uno degli artefici della promozione della Dinamo in Serie A

La stagione si apre con una vittoria e una sconfitta, prima che Sassari inanelli una serie di 11 vittorie consecutive, ma nessuno, neanche in questo momento, pronuncia mai la parola “promozione”, visto quanto successo solo la stagione precedente.
Al termine del girone d’andata Sassari è prima, seguita da Veroli, Brindisi e Reggio Emilia.
Il girone di ritorno, però, inizia con una sconfitta subita in quel di Pistoia e la Dinamo comincia ad avere molte difficoltà. I sardi perdono, sul proprio campo, la Coppa Italia in semifinale con Brindisi (poi sconfitta in finale da Veroli) e in campionato i pugliesi e i ciociari cominciano a mettere maggior pressione alla compagine di coach Sacchetti, specialmente dopo la seconda sconfitta con Brindisi al PalaSerradimigni. Dopo la vittoria contro Venezia, per Sassari arrivano ben sei sconfitte consecutive. Alla Dinamo sfugge così la vetta e Brindisi vola in Serie A: i sardi, a loro volta, terminano la stagione al terzo posto.
La Dinamo ai playoff pesca Pistoia e a gara-1 il Palazzetto è pressoché deserto. In quel momento, coloro che speravano nella promozione visto il morale della squadra e i risultati mostrati sul campo erano solo pochi ottimisti tifosi.
Nella post-season la Dinamo torna ai livelli del girone d’andata e sconfigge Pistoia in 4 partite, ma in semifinale arrivano i primi problemi: Casale vince gara-2 a Sassari e conquista il fattore campo. I piemontesi vincono anche gara-3 e costringono Sassari ad una gara da “win or go home”. Quella truppa di ragazzi che dominò il girone d’andata, al termine di un match perfetto, sconfigge per 10086 la squadra di coach Crespi e porta la serie a gara-5. Il match è molto equilibrato e nessuna delle due squadre riesce a prendere in mano le redini dell’incontro. A pochi secondi dalla fine, con la partita in parità, la Dinamo ha la palla della vittoria. Rowe, anche in quest’occasione, rischia più volte di perdere la palla, ma a 2” dalla fine il possesso passa nelle mani di Kemp, che con una freddezza incredibile brucia la retina e porta Sassari in finale.

Jason ROwe e Marcelus Kemp festeggiano la promozione in Serie A della Dinamo Sassari.
Jason ROwe e Marcelus Kemp festeggiano la promozione in Serie A della Dinamo Sassari.

Veroli vince gara-1, ma i biancoblù, come successo l’anno precedente, vincono in trasferta gara-2 e portano a loro favore il fattore campo. Stavolta, i sardi mantengono i nervi saldi e al termine di due gare perfette, ottengono la promozione in Serie A… La storica promozione in Serie A.
Al suono della sirena, i 5000 del Palaserradimigni invadono il parquet portando in trionfo gli eroi di quella che rimarrà una stagione storica e indimenticabile per tutta l’isola. La Sardegna del basket è in Serie A dopo oltre 30 anni dall’ultima apparizione della Brill Cagliari.
Neanche il tempo di festeggiare la promozione, che la Dinamo comincia ad attraversare gravi difficoltà economiche e il “titolo” conquistato sul campo, rischia di passare nelle mani di Capo D’Orlando.
I tifosi cominciano a mobilitarsi contribuendo a rimpinguare le casse della squadra e il Presidente Mele alla fine prende la sua decisione: Sassari giocherà in Serie A.
In Sardegna arrivano 3 giocatori ex NBA: Othello Hunter, James White e, su tutti, Travis Diener. Completano il quintetto Dimitrios Tsaldaris e il confermatissimo Jiri Hubalek. Kemp e Rowe, invece, finiscono rispettivamente a Bologna e in Turchia, al Tofas Bursa. Per la panchina vengono acquistati Brian Sacchetti, Mauro Pinton, Alessandro Cittadini, mentre Manuel Vanuzzo e Jack Devecchi, dopo aver portato la Dinamo dalla salvezza alla Serie A, vengono saldamente confermati dalla società.

La prima storica formazione della Dinamo Sassari
La prima storica formazione della Dinamo Sassari

La prima partita in Serie A, Sassari la gioca a Montegranaro il 17 Ottobre 2010, ma l’esito del match è sfavorevole ai ragazzi di coach Sacchetti. Alla seconda giornata, però, grazie alle giocate del playmaker ex Indiana e Orlando, Travis Diener, (al suo esordio in maglia biancoblù) vince la prima gara interna contro Caserta. I sassaresi alla terza e alla quarta giornata, espugnano Teramo e travolgono Biella, portandosi così addirittura al secondo posto in classifica. La Dinamo, poi, è vittima di un momento di crisi nera e di chiude il girone d’andata con 12 punti (6-9).
Dopo la sconfitta in casa contro Montegranaro, i bianco-blu cominciano a vincere numerose partite riuscendo così a ottenere la salvezza matematica con 4 giornate d’anticipo. Sassari in quel momento comincia ad accarezzare il sogno playoff, che diventa realtà dopo la storica vittoria al fotofinish con Siena (83-81) e il travolgente successo in quel di Cremona.

James White con la maglia della Dinamo  con 20.2 è il miglio realizzatore della stagione 2010-2011
James White con la maglia della Dinamo con 20.2 è il miglio realizzatore della stagione 2010-2011

Alla postseason Sassari, diventata ormai la squadra simpatia di tutta Italia, affronta Milano vincendo gara-1 al Forum, poi  i meneghini mettono la quarta e vincono in scioltezza le restanti 3 gare. Al termine della stagione ancora nessuno credeva potesse essere vero che quella truppa di ragazzi, messi lì per portare la Sardegna del basket alla salvezza, avesse potuto raggiungere i playoff e sconfiggere le tre formazioni di Eurolega in un solo anno: Milano, Siena e Roma.

Nel corso dell’estate continuano i problemi finanziari e inizialmente si pensava che Mele dovesse passare il testimone all’ex Presidente del Cagliari, Massimo Cellino, prima che lo stesso si tiri indietro proprio a un passo dall’acquisizione delle quote.
In quella calda estate, il presidente di una piccola realtà del basket sassarese, la Robur Sassari, Stefano Sardara, decide di investire nella Dinamo. Il nuovo Presidente affida le chiavi del mercato a una nuova figura della Dinamo: Federico Pasquini.

I cugini Diener nella stagione 2011-12 giocano la loro prima stagione insieme
I cugini Diener nella stagione 2011-12 giocano la loro prima stagione insieme

Alla corte del confermatissimo coach Sacchetti, oltre a Quinton Hosley, arrivano Keith Benson e Drake Diener, cugino di quel Travis Diener che aveva tanto impressionato nella sua prima stagione a Sassari. I sard, proprio quell’estate dicono addio a uno degli eroi della promozione: Jiri Hubalek. In panchina, invece, ad eccezione di Cittadini, sostituito da Nika Metreveli, viene confermato il blocco degli italiani.
L’obiettivo per quella stagione è ancora una volta quello della salvezza, ma nonostante il taglio di Keith Benson e Steven Hunter e l’arrivo da Forlì di Tony Easley, Sassari inizia l’anno  nel migliore dei modi, tanto da concludere il girone d’andata all’ottavo posto, conquistando la prima Final Eight della sua storia. Il girone di ritorno sorride ai sassaresi che trovano subito sei vittorie consecutive e si ritrovano così al terzo posto in classifica. Il campionato scivola via senza nessun’altra emozione particolare e Sassari chiude la sua stagione al quarto posto.
Ai playoff contro la Virtus Bologna, Sassari vince per 3-0 grazie a ben due buzzer beater (di Drake in gara-2 e Vanuzzo in gara-3) e vola in SEMIFINALE… Sì, dopo solo due anni, Sassari è tra le prime quattro in Italia e si qualifica per l’Eurocup versione 2012-13. In semifinale, contro la molto più attrezzata Montepaschi Siena, la Dinamo è costretta ad arrendersi per 3-0 e dire addio ai sogni di finale.

Bootsy Thornton, grande protagonista della stagione 2012-13.
Bootsy Thornton, grande protagonista della stagione 2012-13.
Nella stagione 2012-13, la Dinamo fa il suo esordio in Eurocup
Nella stagione 2012-13, la Dinamo fa il suo esordio in Eurocup

Per la terza stagione, il Presidente pone come obiettivo minimo sempre quello della salvezza (ovviamente per scaramanzia), nonostante l’arrivo di giocatori esperti come Bootsy Thornton, Michal Ignerski e per la panchina Dane Diliegro.
Il girone d’andata è pressoché perfetto, fatto di 12 vittorie e sole 3 sconfitte, una in più della sola Cimberio Varese, la vera corazzata della stagione. Nel frattempo i sardi fanno il loro esordio in Europa. Dopo il 17 Ottobre 2010, l’altra data storica è il 7 novembre 2012, giorno in cui la Dinamo esordisce in Eurocup (con vittoria) contro il Cajasol Siviglia. Il cammino in Europa, però termina al primo turno con due sole vittorie (entrambe con gli spagnoli).
In Italia i sardi si qualificano per le Final Eight per la seconda volta nella loro storia e vincono anche la partita dei quarti di finale contro l’Enel Brindisi, prima di essere sconfitti dalla Montepaschi Siena dopo aver accarezzato per quasi 30’ il sogno della finale.

Aradori dopo un canestro durante i PO tra Sassari e Cantù
L’urlo di Aradori dopo un canestro durante i PO tra Sassari e Cantù

Nel corso del girone di ritorno, la Dinamo incappa in qualche sconfitta di troppo (su tutte quella a  Cremona), ma riesce comunque a difendere la seconda posizione e accedere ai playoff (per la terza volta in tre stagioni). I tifosi sono euforici e la notte prima dell’inizio dei playoff, il “Commando” (il gruppo ultras della Dinamo), tappezza il Palazzetto con lo striscione “Conquistiamolo”, facendo capire a tutta Italia che Sassari crede alla vittoria finale. I sardi, però non avevano fatto i conti con una squadra che all’inizio appariva poco attrezzata a contrastarli: la Lenovo Cantù. I lombardi, al termine di 7 gare al cardiopalma, sconfiggono Sassari per 3-4, gettando lacrime tra i 5000 del PalaSerradimigni.
La delusione, il rammarico per l’occasione mancata, in quel momento erano notevolmente superiori a quelli vissuti solo 4 anni prima, quando ancora si lottava per la promozione.
Come direbbero gli amanti della scaramanzia…”la ruota gira per tutti” ed è proprio questo che speravano i tifosi biancoblù dopo la bruciante delusione di quella calda notte di maggio.

Caleb Green, una delle sorprese dello scorso campionato

Caleb
Caleb Green

A Sassari vengono confermati a sorpresa Drake Diener e Travis Diener e vengono salutati Bootsy Thornton e MichalIggyIgnerski, delusione della passata stagione. In Sardegna, sempre alla corte di coach Sacchetti ormai alla sua quinta stagione sull’isola, arrivano a loro volta Caleb Green, Marques Green e Omar Thomas.
Per la prima volta nella storia, il Presidente Sardara, alza l’asticella e pone come obiettivo primario quello dei “playoff”.
Come successo nelle due annate precedenti, Sassari riesce a ottenere la qualificazione alle Final Eight con un record di 9-6 che vale il sesto posto in classifica.

La Dinamo Sassari vince la prima Coppa Italia della sua storia
La Dinamo Sassari vince la prima Coppa Italia della sua storia

Il girone di ritorno inizia con una vittoria e due sconfitte, prima dello start della 3 giorni di Coppa Italia.
Al primo turno Sassari sconfigge a sorpresa i padroni di casa dell’Olimpia Milano per 8082 e si qualifica per il secondo anno consecutivo in semifinale. Per raggiungere la storia, i sardi devono sconfiggere la Grissin Bon Reggio Emilia del giovanissimo Federico Mussini. Detto, fatto. Sassari vince per 92-86 e si qualifica alla prima finale della sua storia tra i professionisti. Circa 200 tifosi sassaresi, in una sola notte, organizzano il viaggio della storia e il 9-02-2014 il Forum di Assago per la finale con Siena.  Anche la Dinamo potrà fare affidamento sui propri beniamini. Per me si trattava della prima volta al Forum e fare il mio “esordio” in un occasione simile, rappresentava indubbiamente la realizzazione di un sogno durato 7 anni.
La Dinamo domina il match e vince la sua prima Coppa tra i professionisti dopo 54 anni di attesa. A Sassari, i tifosi che non sono potuti andare al Forum scendono nella piazza della città a esultare e a festeggiare quella che è un’altra vittoria importante per il basket sardo.
La RS scivola via senza nessuna particolare emozione e Sassari chiude la stagione al quarto posto con 18 vittorie e 12 sconfitte. Al termine del campionato, Drake Diener, viene nominato MVP del campionato: è la prima volta che un giocatore della Dinamo riceve questo riconoscimentol.
Nel frattempo, in Eurocup, Sassari ha fatto conoscere il suo nome in molte piazze europee (Bamberg, Berlino), riuscendo ad arrivare alle Top16 della seconda manifestazione europea per importanza.

Alessandro Gentile, vero fattore in più dell'Olimpia Milano
Alessandro Gentile, vero fattore in più dell’Olimpia Milano

La Dinamo al primo turno playoff si sbarazza agevolmente dell’Enel Brindisi e ottiene così la seconda qualificazione della sua storia alla semifinale playoff.
Milano, grazie a 3 vittorie esterne, riesce ad avere la meglio sui sardi in 6 gare e i meneghini si qualificano per la finale. La stessa Milano, poi vincerà lo scudetto sconfiggendo Siena solo dopo 7 gare.
Complessivamente per la stagione 201314 quei tifosi amanti della superstizione che dicevano “la ruota gira per tutti”, non avevano tutti i torti, visto che i biancoblù ottengono anche la lorostorica qualificazione all’Eurolega.
Al termine della stagione, i sardi chiudono un ciclo dicendo addio ai cugini Diener, ma facendo sbarcare in Sardegna giocatori del calibro di Rakim Sanders e David Logan.
I biancobù, alla prima apparizione della stagione 2014-15, vince la Supercoppa Italiana, sconfiggendo Brindisi e Milano (dal sogno di vedere le scarpette rosse al PalaSerradimigni a oggi i sardi hanno affrontato l’Olimpia ben 20 volte).

I tifosi della DInamo Sassari potranno vedere Rudy Fernandez sul proprio parquet solo il 12 dicembre.
I tifosi della DInamo Sassari potranno vedere Rudy Fernandez sul proprio parquet solo il 12 dicembre.

Oggi, ahimè venerdì 17 (cari tifosi superstiziosi fate qualche “rito” contro la “sfiga”), la Dinamo si gioca la storia, che non è l’esordio in Serie A, non è la prima partita in Europa, non è la prima vittoria in Coppa Italia, ma è la conseguenza di tutti questi fattori messi insieme…la Dinamo gioca la sua prima partita della storia in Eurolega, la massima competizione europea. Il 12 dicembre a Sassari arriverà il Real Madrid di Rudy Fernandez, Sergio Llull, ma questa è tutta un’altra storia, per ora Sassari si gode questo momento. Come si direbbe in Sardegna…ajò Dinamo!

Per chiudere, diamo un po’ di numeri
Partite della Dinamo in Serie A: 149 (88-61)
RS: 75-47
PO: 13-14

Partite in Coppa Italia 6 (4-2)

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