DeMarcus Cousins: “Non ho ancora capito bene cosa volesse fare la dirigenza la notte del Draft”

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L’estate dei Sacramento Kings è stata, e continua ad essere, abbastanza movimentata sul fronte mercato (come ogni estate recente, del resto), con giocatori che vanno e vengono, ma senza stravolgere la qualità della squadra, che ha un centro di gravitazione in DeMarcus Cousins, ormai alla settima stagione in California (ma in scadenza al termine dell’annata 2016/2017).

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Come alcuni di voi ricordano, Cousins si espresse così su twitter la notte del draft:

Cousins.0.0“Dio dammi la forza (di andare avanti)”: i Sacramento Kings scelsero con la chiamata numero 13 il centro greco Georgios Papagiannis, sebbene ci fossero prospetti più interessanti a disposizione e soprattutto nonostante la franchigia avesse già nel roster altri 3 centri (Cousins, Koufos e Cauley-Stein) e necessitasse qualche miglioramento in altri spot. Precedentemente durante il Draft, Sacramento aveva scambiato la scelta numero 8 (Marqueese Chriss) con Phoenix per Bogdan Bogdanovic, la numero 13 (Papagiannis) e la numero 28 (toh, un altro centro, Skal Labissiere).

A tutt’oggi il numero 15 dei Kings non si spiega la scelta di draftare il greco: “I can’t control that – ha detto Cousins – I control what I can control. I don’t really understand it, but I do my job“. E sul fatto di giocare con una probabile lineup a due centri: “Like I said I don’t really understand what’s going on, I just control what I can control“.

Probabilmente DMC sta semplicemente aspettando la fine della prossima stagione per riuscire finalmente a fare le valigie e portare i suoi talenti da qualche altra parte, mentre in California si continua ad operare, pare, in maniera random.

Francesco Manelli

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