In NBA i giocatori ebrei non sono mai stati molti, si contano sulle dita di un paio di mani. Attualmente ce n’è solo uno: Deni Avdija, ala degli Washington Wizards. L’ex Maccabi Tel-Aviv ha commentato nelle scorse ore il caso Kyrie Irving, con le accuse di anti-semitismo rivolte alla stella dei Nets e la successiva squalifica per non essersi scusato in modo chiaro. Irving si è visto sospendere per il momento il contratto con Nike e sta affrontando un folto numero di persone avverse a lui e al suo modo di esprimersi, del mondo NBA ma anche esterni ad esso.
“Ho sentito, ho visto. Ascoltate, alla fine penso che Irving sia un esempio per tanti, è un grande giocatore. Ha commesso un errore, ma bisogna capire che dà un esempio alle persone. La gente si ispira a lui. Puoi dire e pensare quello che vuoi. Ma non penso sia giusto pubblicare qualcosa del genere, ci sono ragazzi molto giovani che ti seguono e rischi che le generazioni future poi pensino quelle cose, che non sono vere. Non credo sia giusto. Spero che sia dispiaciuto per quanto ha detto” ha dichiarato Avdija.
Deni Avdija, the NBA’s lone Israeli-born player, says he tries to stay positive in the face of antisemitism, but he also believes there should be consequences for players’ actions, like those of suspended Nets star Kyrie Irving.
Story by @noahtrister: https://t.co/7uBEoaHire pic.twitter.com/lfGm18B635
— AP Sports (@AP_Sports) November 5, 2022
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