Q&A: Eastern Conference

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Siamo arrivati al termine di questa lunga pausa estiva e l’inizio di questa nuova stagione nba è alle porte: dopo aver analizzato tutte le squadre e aver espresso i nostri pronostici, la redazione di Basketuniverso si è riunita per rispondere ad alcune domande riguardo le aspettative per questa nuova stagione.

 

1) Quale squadra ti è piaciuta meno durante questa offseason?

Luca Diamante: Le cessioni di Butler e George sono stati due brutti colpi per Bulls e Pacers. Ma se Chicago può contare quantomeno su LaVine, Dunn e Markannen, i Pacers si devono accontentare di Oladipo e Sabonis, pochissima roba per cominciare un processo di ricostruzione; per loro fortuna hanno dalla loro parte Myles Turner.

Ilaria Palmas: Una delle peggiori, a mio parere, sono stati i New York Knicks. Il contratto faraonico offerto ad Hardaway Jr. è stato uno dei più assurdi dell’estate, soprattutto per una squadra che dovrebbe porsi come obbiettivo la flessibilità salariale, in vista di una ricostruzione che rappresenta un’urgenza già da qualche anno.

Giovanni Aiello: Difficile puntare il dito contro una sola squadra: i Bulls sono riusciti a perdere un All Star NBA e giocatore top della Lega per quattro noccioline, difficile fare peggio no? I Knicks hanno da anni perso qualsiasi tipo di credibilità, ma per fortuna si sono convinti a non cedere Porzingis e cacciare Phil Jackson: questo però non li giustifica per il contratto folle dato a Tim Hardaway Jr.

 

2) Boston ha deciso di rivoluzionare il proprio roster dopo un’ottima stagione: il gap con i Cavaliers è stato colmato? Questi Celtics possono giocarsi le Finals NBA?

L.D: Warriors a parte, rimango del parere che LeBron James non entra mai in campo da sfavorito. Le aggiunte di Wade e Rose non saranno dei grandi colpi, l’unico che può rappresentare un vero upset per i Cavs è Kevin Love in posizione di centro. In conclusione, i Celtics possono giocarsi le finali, hanno colmato il gap con i Cavaliers ma non hanno LeBron dalla loro parte, anzi, hanno Irving che potrebbe paradossalmente essere il vero problema in vista della sfida contro LBJ.

I.P: Molto difficile da dire. Di sicuro, se lo scorso anno la squadra di coach Stevens aveva scarse possibilità di fermare il treno in corsa Cleveland,  quest’anno le cose sono diverse. Lo “scambio” vero e proprio di Thomas e Irving ha spostato non poco gli equilibri, ma i Celtics possono contare anche sul nuovo innesto Hayward: un uomo di Stevens a tutti gli effetti, che conosce bene lo stile dell’ex coach di Butler e che potrà sicuramente far male nel sistema dei biancoverdi.  Tutto starà nella capacità dei due roster, così rivoluzionati, di trovare la giusta amalgama: a quel punto tutto è possibile.

G.A.: Ad oggi non mi sento di dire che la distanza con i Cavs sia stata colmata: non è facile dopo una stagione positiva come la scorsa, stravolgere il roster e dare per scontato al primo anno del nuovo ciclo di ritrovare la stessa alchimia e ottenere, da subito, gli stessi risultati. Personalmente avrei provato a costruire la squadra in maniera differente, ma non si può dire che i Celtics si siano mossi male. Poi resta il fatto che a Cleveland c’è ancora quello con il numero 23, che a mio modesto parere sposta ancora gli equilibri di una conference povera di talento come l’Est e non sembra avere alcuna intenzione di voler cedere il testimone (a maggior ragione dopo la vicende Irving). Lunga vita al Re!

 

3) Bulls, Nets, Hawks, Pacers, Magic e Knicks: in una Eastern Conference di qualità medio-bassa, quale tra queste franchigie ti sembra avere un prospettiva più rosea?

L.D: Difficile da dire, i Magic continuano ad avere una serie di giocatori interessanti ma potenzialmente nessuno di loro può cambiare le sorti di una franchigia. I Knicks hanno Porzingis, solo per questo sono un gradino sopra le avversarie. Vedo molto male Pacers, Hawks e i soliti Nets che comunque, nei limiti del possibile, si sono mossi bene in estate.

I.P: Il livello è molto simile per tutte.  I Nets hanno compiuto passi avanti in offseason, ma la squadra con maggiori prospettive mi sembrano i Magic. Hanno Gordon e Isaac, giovani con ampi margini di miglioramento, e in estate si sono mossi bene per cercare di bilanciare il roster.

G.A.: I Brooklyn Nets sono la franchigia, tra queste, che mi è piaciuta di più quest’estate: lo staff ha dimostrato di essere unito verso una direzione, cosa a molte delle squadre sopra citate ad oggi mi sembra mancare. Per quanto riguarda gli Hawks invece, non dovrebbero esserci grosse sorprese per questa stagione, ma la presenza in panchina di Budenholzer e di alcuni giovani potenzialmente interessanti (Prince, Collins e Bembry) potrebbe fare la differenza.

 

4) Capitolo “Rookie of the Year”: chi emergerà da questa Conference?

L.D: Si parla molto bene di Jayson Tatum, ma non avrà a disposizione i possessi e i minuti che avranno Ben Simmons e Markelle Fultz in quel di Phila. Alla fine vincerà il primo dei due che riuscirà a imporsi a livello mentale e dal punto di vista della leadership tecnica, Embiid permettendo.

I.P: Aspetto con ansia l’esordio di Ben Simmons. Se riuscirà a restare in salute, con un anno di preparazione NBA  alle spalle, sarà un fattore sin da subito.

G.A.: Come sempre provo ad andare contro corrente e nonostante la presenza di Simmons, mi gioco un nichelino su Markelle Fultz, anche se dovrebbe partire dalla panchina considerate le sue condizioni fisiche dell’ultimo periodo. Ho sentito parlare molto bene anche di Isaac, ma il contesto in cui si ritrova potrebbe non agevolare la sua crescita, mentre sono piuttosto curioso di vedere come Van Gundy deciderà di gestire Luke Kennard e soprattutto in quale ruolo deciderà di schierarlo.

 

5) Un ultima curiosità: la tua squadra da “League Pass” per questa stagione?

L.D: In linea di massima una partita di LeBron James la guardo sempre molto volentieri, ma questa volta punterei sui Boston Celtics. Sono nuovi, hanno un grandissimo potenziale, tanti giovani, tanti quintetti e modi di giocare, un genio come Brad Stevens in panchina e tanta fame, Kyrie su tutti. Non escluderei neanche Sixers e Bucks, dopo tanti anni passati nei bassifondi della lega il momento è arrivato e potrebbero regalarci grandi emozioni già da quest’anno.

I.P: Escludendo le “big” della Conference, probabilmente i Philadelphia 76ers (sperando in una fine della maledizione che sembra aver colpito la Città dell’Amore Fraterno quando si parla di infortuni). La concentrazione di talento giovane a Phila è tantissima: da anni  non si vedeva una squadra così entusiasmante in Pennsylvania.

G.A.: Onestamente, dando uno sguardo alla Conference, non ci sono molte possibilità dal mio punto di vista: Giannis potrebbe essere pronto all’ennesimo upgrade e il roster dei Bucks è uno dei più intriganti per costruzione e caratteristiche dei singoli. Per quanto riguarda i 76ers penso che sia quasi d’obbligo guardare le partite in cui Joel Embiid scende in campo, ma anche i Miami Heat secondo me potrebbero offrire qualche spunto interessante, soprattutto sul piano tecnico-tattico.

Giovanni Aiello

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