Draymond Green ha seguito la nascita del figlio via FaceTime “a modo suo”

NBA News

In campo ormai Draymond Green lo conosciamo bene: tra urli, linguacce, proteste, trash talking e, qualche volta, anche calci, è uno dei giocatori più “sporchi” della NBA. E nella vita privata sembra essere altrettanto emotivo, almeno a giudicare da come il campione dei Golden State Warriors ha vissuto la nascita del proprio primo figlio, venuto alla luce mentre Green si trovava sull’aereo che si dirigeva verso la Baia di San Francisco.

Green non ha preso parte alla trasferta contro Brooklyn, è tornato però stanotte contro Detroit e sarà regolarmente in campo a Natale contro Cleveland. Raccontando l’evento, il prodotto di Michigan State ha dichiarato di aver seguito la nascita del figlio direttamente via FaceTime, il sistema di videochiamate di Apple, urlando dalle poltrone in prima classe di un normale aereo e non del classico jet privato della franchigia.

“Appena ho saputo che stava per nascere ho cercato di partire da New York il più in fretta possibile, ma il bambino è venuto fuori prima che decollassi” ha raccontato Green “Grazie alla tecnologia, ho potuto vedere l’intera nascita via FaceTime e successivamente arrivare sul posto e passare l’intera giornata con la mia famiglia. E’ stato difficile andarmene, ma tornerò presto e festeggerò con i compagni. Mentre stava nascendo, ero seduto sull’aereo e urlavo. La gente pensava che fossi pazzo. E’ stata un’esperienza surreale. Posso solo immaginare come possa essere stato essere lì di persona. Vedere l’intero bambino uscire dal nulla. Pazzesco. Una hostess è venuta da me quando ho iniziato ad urlare, io le ho detto che mi dispiaceva, ma che era una cosa molto importante. Surreale”.

Francesco Manzi

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