Nell’ultima settimana la questione che ha tenuto banco in NBA è stato il ban di Charles Oakley dal Madison Square Garden. L’ex giocatore dei New York Knicks era stato prima allontanato per volere del proprietario James Dolan, con il quale Oakley ha un rapporto controverso, e successivamente, in seguito ad una lite con la security, cacciato dall’arena. Il ban è stato eliminato ieri, dopo poche ore, per volere di Adam Silver e di Michael Jordan, che hanno parlato con Dolan e Oakley, ma l’accaduto fa ancora discutere.
Sull’argomento è intervenuto anche Draymond Green, che ha risposto così a una del Mercury News:
Se parli bene di me, è tutto ok. Se parli male di me, della mia organizzazione, non va più bene? E’ una mentalità schiavista. Una mentalità da schiavista. E’ ridicolo. Andava tutto bene quando Oakley giocava per la sua organizzazione. Ma ora che dice qualcosa che pensa, diventa un problema.
Non è il primo commento di questo tipo che Green fa negli ultimi giorni: in seguito alla partita di Oklahoma City contro i Thunder, il giocatore degli Warriors aveva commentato il comportamento di un tifoso a bordo-campo particolarmente accanito contro Kevin Durant (lo stesso tifoso che a Luglio andò davanti alla casa del giocatore, dopo l’annuncio del passaggio a Golden State, e bruciò la sua maglietta) dicendo: “I giorni della schiavitù sono finiti”.
