Il debutto di Kevin Durant con gli Houston Rockets doveva segnare l’inizio di una nuova era per la franchigia texana. Invece, si è trasformato in una serata dal finale amarissimo: una sconfitta 125-124 dopo due tempi supplementari contro la sua ex squadra, gli Oklahoma City Thunder, in una gara ricca di emozioni, colpi di scena e qualche errore decisivo.
La partita
Durant ha chiuso la sua prima partita con Houston con 23 punti, 9 rimbalzi e 3 assist, tirando con un ottimo 9/16 dal campo. Una prestazione convincente per larghi tratti, ma macchiata da due episodi cruciali che hanno condannato i Rockets nel finale.
Dopo che Alperen Şengün aveva riportato in vantaggio Houston sul 124-123 nel secondo overtime, Durant si è ritrovato a difendere su Shai Gilgeous-Alexander nell’ultima azione della partita. Il fuoriclasse dei Thunder ha finto il tiro, ha cercato il contatto e si è guadagnato due tiri liberi — entrambi realizzati — regalando la vittoria a Oklahoma City. Durant, nell’occasione, ha commesso il suo sesto fallo ed è stato espulso.
“Ho sbagliato il tiro libero nel finale dei tempi regolamentari e poi ho commesso fallo su SGA alla fine, permettendo loro di andare avanti di un punto”, ha ammesso Durant dopo la partita, citato da The Athletic. “Credo che siano stati quei due episodi a farci perdere”.
Kevin Durant on the biggest moments of tonight's 2OT loss:
"I missed the free throw (in regulation) and I fouled (SGA) at the end to put them up 1. I think those two plays are the reason we lost."
— Will Guillory (@WillGuillory) October 22, 2025
Il tiro libero mancato cui si riferisce Durant è arrivato a pochi secondi dalla fine dei regolamentari, quando avrebbe potuto dare ai Rockets un vantaggio di tre punti. Invece, ha segnato solo il primo, lasciando spazio al pareggio di Gilgeous-Alexander, che ha mandato la gara al primo overtime con una tripla magistrale.
L’episodio controverso
A rendere il tutto ancora più controverso, nel finale del primo tempo supplementare Durant sembrava aver chiesto un timeout — nonostante Houston non ne avesse più a disposizione. In base al regolamento NBA, ciò avrebbe dovuto comportare un fallo tecnico, ma gli arbitri non hanno notato il segnale.
L’arbitro capo Zach Zarba ha poi chiarito la situazione:
“Nessuno dei tre ufficiali di gara ha visto Kevin chiedere timeout. Per questo motivo non è stato assegnato prima della fine dell’azione”.
Nonostante la sconfitta, i Rockets hanno mostrato sprazzi di grande potenziale e competitività, tenendo testa fino all’ultimo a una delle squadre più forti della Western Conference. Per Durant, non è stato il debutto dei sogni, ma una cosa è certa: l’era Durant a Houston è ufficialmente cominciata — e promette scintille.
