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Eddie Griffin e i demoni dell’alcol

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Il nostro nuovo appuntamento con i giocatori NBA coinvolti in casi di cronaca nera ci porta oggi a fare la conoscenza di Eddie Griffin, ala forte nata a Philadelphia nel 1982, deceduta molto prematuramente a Houston nel 2007, dopo una vita vissuta sempre al limite.

La carriera cestistica di Eddie è già molto florida ai tempi della High School, e difatti quando per lui si aprono le porte del college la prestigiosa Seton Hall Univeristy di Philadelphia lo recluta subito. I risultati sono sorprendenti: complice la sua imponente stazza fisica, viaggia abbondantemente sopra la doppia-doppia di media, tenendo 17 punti e quasi 11 rimbalzi a partita. A fronte però di ottime prestazioni sul campo, ci sono degli aspetti extra-campo che ne limitano molto la personalità. Griffin è un tipo irruento, un giorno ha un acceso diverbio col compagno Ty Shine, i due arrivano alle mani, e il lungo si ritrova tutto lo spogliatoio contro. Siamo nell’estate 2001, la frattura con la squadra è insanabile, ma le prestazioni sul campo portano Eddie ad essere sicuramente una delle prime 10 scelte del Draft, tant’è che viene chiamato alla 7 dai New Jersey Nets, venendo però immediatamente scambiato con gli Houston Rockets che danno ai Nets i diritti di altri 3 giocatori scelti dopo di lui.

Inizia così la carriera NBA di Griffin, e il primo anno è di livello molto buono, chiuso con 9 punti di media e quasi 6 rimbalzi, oltre ad un clamoroso 1.8 nelle stoppate a partita, che gli valgono l’inserimento nell’NBA All-Rookie Second Team. I problemi caratteriali sembrano essere un lontano ricordo, tant’è che Houston punta fortemente su di lui anche l’anno successivo, nonostante l’arrivo di un certo Yao Ming, prima chiamata assoluta. È proprio nel momento di spiccare il volo che Griffin cade nella dipendenza dall’alcool. In questo periodo Eddie si presenta più e più volte ubriaco agli allenamenti, il rendimento peggiora notevolmente nonostante gli sforzi di coach Van Gundy di aiutarlo. Ma a Dicembre 2003 arriva l’inesorabile taglio da parte di Houston a causa dei suoi tanti problemi extra-campo.

Eddie Griffin's Demons Destroyed His Promising NBA Career and Tragically Ended His Life When His Car Struck a Train and Exploded Into a Fireball

I Nets, che per primi lo avevano scelto al Draft, gli offrono un contratto, ma il ragazzo di Phila entra in una clinica per alcolisti per guarire dalla sua dipendenza, non mettendo più piede in campo. Durante questo periodo passa anche 15 giorni in carcere dopo essere stato denunciato dalla fidanzata dell’epoca per ripetute violenze nei suoi confronti. Uscito di prigione e proseguito il percorso riabilitativo saltando un’intera annata, la 2003/2004, strappa un contratto con i Minnesota Timberwolves. La prima stagione mostra un Eddie concentrato, anche se meno incisivo in campo, ma che perlomeno pare aver sistemato i suoi problemi personali. Minnie non arriva ai Playoff ma la franchigia punta su Griffin, tanto che viene confermato in roster per l’anno successivo. Durante però la stagione successiva inizia il vero declino di Eddie: a circa metà RS 2005/06, Griffin è protagonista di un “insolito” incidente d’auto. Tampona diverse auto parcheggiate lungo una strada di Minnesota: Griffin era alla guida ubriaco ed intento a masturbarsi guardando un film porno.

Da questo momento anche le sue prestazioni in campo diventano sporadiche, finisce ai margini dei T’Wolves, venendo tagliato nel marzo 2007. Nessuna squadra gli offre alcun contratto per il resto della stagione, e così Griffin decide di tornare a Houston, dove aveva iniziato la sua carriera e costruito parte della sua vita.

Arriviamo così alla data fatidica, il 17 Agosto 2007, giorno in cui a Houston c’è un gravissimo incidente ferroviario-stradale. All’altezza di un passaggio a livello della città, si verifica un terribile scontro tra un auto, che non rispetta lo stop del passaggio a livello, e un treno in transito in quel momento. L’auto finisce sotto al treno prendendo immediatamente fuoco, e carbonizzando l’unico passeggero che al momento dell’estrazione del cadavere è totalmente irriconoscibile. Serve l’impronta dentale per identificare il corpo, che appunto si scopre appartenere a Eddie Griffin. L’autopsia effettuata poi sul corpo, rileverà che nel sangue di Eddie al momento dell’incidente c’era un tasso alcolemico 3 volte superiore al limite consentito.

L’alcool fu così la causa principale della morte di Eddie Griffin, un ragazzo che non è stato in grado di superare i suoi demoni, nonostante i tentativi fatti, venendo sconfitto e terminando la sua vita nella peggiore delle maniere possibili.

Luca Consolati

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