Enes Kanter Freedom da anni si esprime piuttosto esplicitamente sulle diverse violazioni dei diritti umani nel mondo. Nell’ordine, si è schierato contro la dittatura di Erdogan nella “sua” Turchia, contro il genocidio degli Uiguri, contro il regime cinese e nelle ultime settimane anche contro quello russo. Dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina, Kanter aveva anche chiesto sarcasticamente a Vladimir Putin “quando si sarebbe sparato in un bunker”, alludendo ai paragoni con Adolf Hitler alla fine della seconda guerra mondiale.
Il giocatore, che attualmente è free agent dopo il taglio da parte di Houston, dove era arrivato alla trade deadline, nelle scorse ore non ha digerito il fatto che i Boston Celtics, proprio la sua ex squadra, abbiano indossato delle spillette con la bandiera ucraina durante la partita contro i Nets. Kanter ha dato degli “ipocriti” ai biancoverdi, dicendo che dovrebbero prendere posizione in difesa di tutti i diritti umani, anche quando a venirne privati sono popolazioni come quelle di Hong Kong, del Tibet, dell’Afghanistan e della Siria. Ma non solo: il turco, che di recente ha preso la cittadinanza americana, ha detto che quando era stato lui a indossare delle scarpe con disegnati degli slogan contro la Cina, proprio i Celtics gli avevano chiesto di toglierle, pena l’estromissione dalla squadra.
How is it fair when I wore shoes to bring awareness about Human Rights violations around the world, @Celtics begged me to remove them and threatened to ban me, #Celtics now wear Ukrainian flag pins.
Who approved this @NBPA / @NBA?
Who chooses whose lives are more important? https://t.co/NT8daMNB4e
— Enes FREEDOM (@EnesFreedom) March 6, 2022
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