Esclusiva BU, Angelo Gigli: “Dobbiamo trovare subito la giusta chimica. Italia? Avanti con Messina”

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Angelo Gigli (Facebook Basket Ferentino / Francesco Savelloni)


Pochi giorni dopo l’inizio della preparazione per la FMC Ferentino, Basketuniverso ha intervistato in esclusiva uno dei volti principali del roster ciociaro, Angelo Gigli. L’ex giocatore di Treviso, Bologna e Milano ha parlato della nuova stagione con Ferentino, degli obiettivi della squadra dopo la cocente eliminazione ai quarti contro Treviso e del suo passato a Milano e Reggio Emilia.

Quindicesimo anno da professionista, quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?

Abbiamo ripreso da un paio di giorni, adesso piano piano ci stiamo rimettendo in attività. Non vedevamo l’ora di ricominciare, speriamo che vada bene anche quest’anno.
Sicuramente l’obiettivo principale è quello di trovare la chimica di gruppo, perché è l’elemento più importante per ogni squadra. Il vero valore del roster si vedrà più avanti anche tenendo conto delle avversarie. Noi come giocatori, staff e società in generale vogliamo comunque creare un gruppo solido perché poi i risultati arriveranno di conseguenza.

gigli ferentinoDopo l’eliminazione ai quarti di finale del 2015-2016, patron Ficchi ha creato una società che punta a far bene. Alla luce dei primi allenamenti, secondo te, questo gruppo può arrivare lontano?

La società è molto ambiziosa e ha fatto anche un’ottima campagna acquisti, ma sarà il campo a dimostrarlo. Il patron Ficchi ci ha espresso le sue aspettative senza metterci particolari pressioni. Vogliamo provare a fare un campionato di alto livello, ma è inutile ad agosto cercare di porsi obiettivi. Siamo ambiziosi e cercheremo di migliorare il risultato della stagione passata.

Nel 2015 la decisione di scendere di categoria. Da dove è scaturita questa scelta?

Io avevo avuto due stagioni a Milano che non rimpiango assolutamente, ma che sono state molto difficili e pesanti. Avevo voglia di trovare una società dove giocare, stare tranquillo e sereno. La categoria era secondaria, volevo trovare una piazza dove potermi trovare bene ed essere felice e fortunatamente Ferentino si è rivelata tale. La categoria è solo un dettaglio, l’importante è che uno possa fare la cosa che ama di più nel miglior modo possibile.

Contro Treviso avete subito due sconfitte negli ultimi secondi di gioco. Come avete reagito dopo quella cocente eliminazione?

Sicuramente non credo che si possa parlare di sfortuna. Come ho sempre detto faccio i complimenti a Treviso perché se è passata è che perché lo ha meritato. Treviso è sempre stata in testa al proprio girone e quindi sapevamo che affrontavamo un avversario difficile. Il nostro obiettivo era quello di giocarcela fino alla fine e così è stato e sotto quel punto di vista possiamo essere orgogliosi. Col senno di poi, magari qualcosa potevamo farla meglio, ma davanti avevamo un avversario che ha meritato il passaggio del turno. Ci siamo giocati le nostre carte e quest’anno cercheremo di giocarcele ancora meglio. Complimenti a loro che sono passati.

Roster alla mano, qual è la squadra che vedi come favorita per la promozione?

Le squadre sono talmente tante che è difficile fare un pronostico. Ci sono squadre come la Virtus Bologna e Piacenza che si sono rinforzate. Ognuno si sta attrezzando al meglio, il problema è che i valori reali si vedranno solo sul campo.

gigli-milanoParlando di Milano, sei diventato l’idolo della tifoseria meneghina dopo il “face to face” sicuramente non amichevole con David Logan, raccontaci meglio cosa è successo quel giorno durante la finale di Coppa Italia.

E’ stato un momento di tensione come ce ne sono tanti durante le partite. Io non ho niente contro Logan, che anzi è un giocatore che ammiro e rispetto come la stessa Sassari che per certi versi mi è sempre piaciuta. Quelli sono degli episodi normali che succedono e sempre ci saranno nel corso delle partite. Abbiamo avuto anche modo di chiarire, ma io rispetto sia il giocatore che la persona e non ho nulla contro David (Logan ndr). E’ stato un episodio ingigantito in maniera eccessiva.

Dopo il fallimento al Preolimpico, da dove deve ripartire questa Nazionale?

messina italiaIo credo che tanti sperino che si riparta da Messina e quello può essere un ottimo punto di riferimento. E’ normale che anche lui abbia necessità di un po’ di tempo per costruire qualcosa di solido ed è giusto che gli venga concesso questo tempo. Io credo che lui sia una delle nostre eccellenze degli ultimi anni. Sinceramente spero che si riparta da lì. I giocatori invece saranno delle scelte che farà l’allenatore, ma io credo che materiale a disposizione ce ne sia tanto. Siamo andati a un canestro dalle Olimpiadi dove avremmo potuto fare bene, ma purtroppo è andata così e giustamente ognuno si è preso le proprie responsabilità. Credo che comunque non sia stata una tragedia così grande, anche se forse sono un po’ di parte. Per certi tratti si è vista una buona pallacanestro, ma è mancato qualcosa e quello è inutile negarlo.

Nel corso della tua carriera hai ottenuto vari successi a livello di club. Qual è quello che ricordi con maggior piacere?

Ricordo con molto piacere la promozione in Serie A con Reggio Emilia. Sono riuscito a vincere anche qualcosa di più importante, ma vincere con la società che mi ha aiutato a muovere i primi passi nel professionismo, alla quale sono molto legato, è stata una grande emozione. Nel 2014 con Reggio ho vinto anche l’Eurochallenge, ma quando si è così giovani, a inizio carriera, quando si riesce a fare una promozione in una piazza come Reggio è qualcosa che ci si porta dietro per sempre.

 

Lo staff di BasketUniverso ringrazia lo staff della FMC Ferentino e Angelo Gigli per la disponibilità e augura loro un grosso in bocca al lupo per la nuova stagione sportiva.

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