Etan Thomas racconta un aneddoto su Tim Duncan in onore del suo compleanno

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Tutti gli appassionati di basket sanno chi è Tim Duncan, in pochi si ricordano di Etan Thomas. Questi ultimi non possono essere biasimati: parliamo di un centro chiamato nel 2001 con la dodicesima scelta al Draft e che nella propria carriera, chiusa nel 2011, ha indossato tre maglie NBA non andando mai oltre gli 8.9 punti di media fatti registrare nel 2003-04 con i Washington Wizards.

Oggi la NBA festeggia il 39esimo compleanno di Duncan, che quando si ritirerà verrà ricordato sicuramente come uno dei migliori di sempre. Il caraibico è un tipo abbastanza riservato, anche se non può essere definito troppo serio, stando a quanto trapela da alcuni racconti di ex compagni o allenatori.

Etan Thomas, in occasione del compleanno di Timmy D, ha voluto raccontare un aneddoto per dimostrare la grandezza del 21 dei San Antonio Spurs sia come giocatore, che come persona.

Stiamo giocando contro gli Spurs, ricevo la palla in post. Prendo posizione col piede perno, mi giro e provo il mio gancio, ma Duncan lo stoppa. Così corriamo dall’altra parte del campo e mentre lo facciamo lui mi dice: “Era un bel movimento, ma devi avvicinarti di più al mio corpo, così potrai portare a casa un fallo o comunque non riuscirò a stopparti”. Non capisco se mi stia prendendo in giro o cosa, quindi lo guardo e gli dico “Va bene”. Qualche azione dopo, provo la stessa giocata avvicinandomi di più, Duncan non riesce a stopparmi ma la palla non entra. Lui mi guarda e mi dice: “Molto meglio”, continuando a giocare. Mi ricordo quando chiamai il mio amico Zee Chilton per raccontargli questa storia, onestamente Tim Ducan è uno dei giocatori più gentili della Lega, oltre che una delle migliori ali grandi di sempre. Respect.

Francesco Manzi

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