Ottima partita della squadra tedesca, che non si fa scrupoli contro una combattiva Olimpia Lubiana.
I primi tre minuti di gioco equilibrati ingannano gli spettatori presenti alla Stozice Arena della capitale slovena; dopo un inizio ad armi pari, infatti, l’Oldenburg parte per la tangente. Il canestro di Brian Qvale inaugura il parziale di 6-14 con cui i tedeschi passano in vantaggio, lasciando indietro i padroni di casa (24-16-24 all’intervallo). Nel secondo quarto l’Olimpia torna a premere e si fa sotto, rischiando addirittura di riportare in campo la parità (29-30), ma un contro-parziale di 6-13 ispirato da Duggins fa sì che l’Oldenburg arrivi alla pausa lunga in vantaggio per 36-43.
Al rientro dagli spogliatoi la musica è sempre la stessa: Lubiana non alza bandiera bianca, ma gli avversari tedeschi sembrano averne di più e controllano il risultato fino al 58-65, che sancisce il termine del terzo periodo. L’ultimo quarto sembra una formalità per Qvale e compagni, ma proprio quando ormai non ci si aspetta più nulla, l’Olimpia stringe i denti e torna a farsi pericolosa, guidata da un Ronalds Zakis micidiale. Il centro lettone inizia e foraggia il pazzesco parziale di 18-6 che porta i padroni di casa avanti di un punto a meno di un minuto dal termine. Purtroppo per gli sloveni, però, non è una storia a lieto fine quella che va di scena a Lubiana: un canestro di Vaughn Duggins a 9 secondi dalla fine vale il contro-sorpasso dei tedeschi, che raggiungono la vittoria finale con il punteggio di 81-82.
Olimpia Lubiana: Zakis 17, Lapornik e Lesic 13, Wright 10.
Oldenburg: Qvale 21, Duggins 19, Prepelic 12.
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